Inserita in Politica il 09/09/2013
da Marina Angelo
Damiano: campanilismo? per la seconda volta, si tratta di regole e di leggi
Oltre i presunti campanilismi a farsi sentire sono i rintocchi di “campane” tanto a Marsala quanto da Trapani. Al centro del dibattito politico, questa volta, c’è il servizio taxi da e verso l’aeroporto di Trapani Birgi che oggi più che in altri giorni, ha creato se non rumore, tanto chiacchiericcio. Il Sindaco di Marsala, infatti, ha accusato il primo cittadino di Trapani, per la seconda volta, di campanilismo, per non aver sottoscritto, a suo dire, il protocollo d’intesa che, nell’immediato, avrebbe consentito ai taxi di Marsala di avere proprie postazioni all’aeroporto di Birgi. Ma per Damiano le cose stanno diversamente e lo spiega in quest’intervista:
Giulia Adamo, oggi, durante una conferenza stampa, l’ha accusata di campanilismo, relativamente al suo no sul protocollo d’intesa per garantire delle postazioni all’aeroporto di Birgi, anche ai taxi di Marsala. Cosa dice a riguardo?
Prima di rispondere alla sua domanda credo sia doveroso, per capire meglio la questione, fare una premessa. Un atto dovuto sia ai cittadini di Trapani e Marsala, sia ai lettori del suo giornale.
Circa un mese e mezzo fa Giulia Adamo mi aveva fatto avere una sorta di proposta di convenzione tra il Comune di Marsala ed il Comune di Trapani secondo la quale i tassisti del comune di Marsala potevano operare liberamente sul territorio aeroportuale. La Adamo, in sostanza richiedeva di allargare le competenze per le licenze dei taxi con riferimento solamente all’aeroporto di Birgi.
Dopo aver ricevuto questa richiesta, al di là della fattibilità o meno, il mio obbligo è stato quello di chiamare da una parte le associazioni di categoria che, non sono state d’accordo, dall’altra i legali, i quali, dopo averla analizzata, l’hanno bocciata perch´, appunto, no rispettava le normative vigenti in tutta Italia. La legge, infatti, dice che il prelevamento dell’utente va effettuato solo all’interno del territorio comunale dove è stata rilasciata la licenza.
Un passeggero in arrivo all’aeroporto di Trapani, ad esempio, può essere prelevato solo da un tassista con licenza del comune di Trapani. Lo stesso può accompagnare l’utente in qualsiasi comune desideri ma, se ad esempio, desiderasse andare a Marsala, il tassista trapanese arrivato nel comune lilibetano non può prendere altri passeggeri per accompagnarli in aeroporto. Viceversa, un tassista marsalese, potrà accompagnare qualsiasi cliente in aeroporto, ma non ne potrà prelevare nessuno dall’aerostazione verso il comune di Marsala. Lo dice la legge, non certo io.
Come vede, dunque, anche questa volta, come per la questione degli autobus, non si tratta di campanilismo ma di regole e di leggi.
Esiste una regolamentazione del servizio taxi nell’area aeroportuale?
Assolutamente si. I nostri tassisti ne sono provvisti. Il riferimento è stato probabilmente fatto al disordine che, nel periodo estivo, esiste all’interno dell’area aeroportuale dove è possibile che qualche abusivo si sia intrufolato. Abusivo che non è passato inosservato all’occhio attento dei vigili urbani, gli stessi che si occupano di controllare il servizio all’interno dell’aerostazione sebbene, come saprete, stiamo lavorando con grosse difficoltà.
Giulia Adamo denuncia tariffe di lusso applicate dai tassisti trapanesi, pari a circa 35 euro, per percorrere appena 10 km. Le risulta?
No, ma non lo escludo. Noi abbiamo stabilito ed approvato, concordandole anche con i tassisti, delle tariffe in ambito urbano. Va da se che una percorrenza extraurbana ha una tariffa diversa. Per il territorio trapanese, avevamo poi stabilito un importo pari a circa 30 euro da e per l’aeroporto. Questo stesso importo, però, non può essere da noi giustificato, n´ monitorato quando esce dalle nostre competenze e, i tassisti applicano le tariffe extraurbane relativamente ai km percorsi. Se un passeggero dall’aeroporto vuol essere accompagnato a Castelvetrano ed il tassista, in base ai km percorsi decide di far pagare più di trenta euro, non siamo nel far west, siamo semplicemente nel libero mercato dove il prezzo del servizio è indicato dal tassametro e comprende il costo della corsa ed i supplementi tariffari stabiliti.
M.A.
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