Inserita in Economia il 09/09/2013
da Marina Angelo
Cara casa, ma quanto mi costi: Istat, a luglio +0,6% e aumentano le spese di costruzione
Casa sempre più cara e non solo con le scadenze più o meno fisse, più o meno variabili e/o più o meno determinate. Anche costruire costa sempre di più tanto è che a luglio l’indice del costo di costruzione elaborato dall’Istat ha evidenziato, per l’esattezza, una crescita dello 0,6% rispetto a luglio 2012.
E se si aggiungono il pagamento della seconda rata Imu, per le case che non sono state esentate, al versamento della Tares che poi verrà sostituita dalla Service Tax, ne risulta che i prossimi quattro mesi sono costellati di scadenze e oltretutto, facendo tesoro dell´esperienza maturata negli ultimi anni, certo non si possono escludere ulteriori sorprese. E con il nuovo anno ricomincia il giro.
Mentre tutto il dibattito politico ha cercato di distrarci sulla questione IMU, qualche giorno fa, è invece riuscito a catturare tutta la nostra attenzione con la “service tax”, dove, concedetemi questo commento oltre l’informazione, la percentuale del primo (service) è sempre inferiore al secondo elemento (tax) che compone questo nuovo costo per le tasche degli italiani, gli stessi che fino a giugno, hanno lavorato (per chi ne ha ancora uno), per le casse dello Stato.
A fine settembre l’appuntamento con la prima scadenza, intanto, è per i comuni che dovranno approvare i loro bilanci di previsione e stabilire le aliquote 2013 per l´Imu e la Tares. Con noi, nella speranza che le cose non cambino ancora e soprattutto in peggio, l’appuntamento con Imu e Tares resta fissato a dicembre, alle casse ovviamente.
E, restando fermi, sembra proprio il caso di dire, sulle spese, è di oggi la pubblicazione delle statistiche Istat relative al costo di costruzione di un fabbricato residenziale.
A luglio 2013 l´indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale è sceso dello 0,1% rispetto al mese precedente, mentre è aumentato dello 0,6% nei confronti di luglio 2012.
L´Istat sottolinea come i contributi maggiori alla crescita tendenziale dell´indice derivano dal gruppo di costo della mano d´opera (+0,4 punti percentuali) e dai materiali (+0,2 punti percentuali).
Nel mese di luglio 2013, rispetto al mese precedente, si legge nella nota dell’ Istat, gli indici per gruppo di costo aumentano dello 0,4% per i noli, diminuiscono dello 0,2% per i materiali, mentre rimangono invariati per la mano d’opera e i trasporti.
Rispetto al corrispondente mese del 2012, il costo dei noli aumenta dell’1,3%, quello dei trasporti e della mano d’opera dello 0,9% e quello dei materiali dello 0,4%.
All’interno dei materiali, le variazioni congiunturali più rilevanti riguardano la categorie dei laterizi e prodotti in calcestruzzo (-1,2%) e dei metalli (-0,8%). In termini tendenziali, riporta ancora la nota, gli incrementi maggiori si registrano per i laterizi e prodotti in calcestruzzo (+2,5%) e materiale ed apparecchiature elettriche (+1,8%). La diminuzione più marcata si rileva per i metalli (-3,7%). Marina Angelo
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