Inserita in Politica il 09/09/2013
da Marina Angelo
Letta: niente basi senza mandato ONU
La questione scotta in Italia e all’estero. Sale la preoccupazione di una possibile partecipazione italiana alla guerra siriana malgrado le rassicurazioni che continuano ad arrivare su diversi fronti.
Analisi sullo stato di guerra e le possibili conseguenze per Trapani le avevamo affrontate con due differenti interviste insieme a Catia Eliana Gentilucci e Fabio Indeo, collaboratori della Università di Camerino e membri del Gruppo di Ricerca CEFF´S ed al generate Carlo Jean, esperto di strategia militare e di geopolitica, ex consigliere militare del presidente Cossiga, ex presidente della Società di gestione degli impianti nucleari, il quale a Trapani Ok, proprio per la città di Trapani, era stato molto rassicurante: Trapani non ha nulla da temere
Per il bel Paese, l’ennesima rasserenazione è arrivata dal premier Enrico Letta in un´intervista alla Bbc a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio: l´Italia non concederà le sue basi militari ad un intervento americano in Siria privo di un mandato Onu.
A una domanda sull´eventuale uso delle basi italiane, come durante l´attacco alla Libia, Letta ha risposto «è assolutamente chiaro che senza una autorizzazione delle Nazioni Unite, la nostra partecipazione attiva sarà impossibile».
«So molto bene che l´Italia ha un chiaro quadro legale per partecipare a queste iniziative - ha aggiunto Letta -. Noi abbiamo bisogno di una autorizzazione delle Nazioni Unite. Siamo in Afghanistan e in Libano con l´Onu». Nel corso dell’intervista Enrico Letta rispondendo a una domanda sulla crisi in Siria ha detto:«Io seguo Obama, perchè penso che Ue e Usa debbano stare insieme, debbano evitare le divisioni che abbiamo avuto dieci anni fa. Io ho fiducia in Obama».
«Noi – ha continuato - abbiamo firmato un documento insieme a molti altri paesi europei e ad Australia, Canada, Corea e Giappone. Pensiamo sia necessario dare una grande e chiara reazione a quanto avvenuto il 21 agosto. Noi - ha aggiunto Letta -condanniamo quanto successo e pensiamo che paesi come Francia e Stati Uniti che vogliono rafforzare questa condanna possono farlo in coerenza con le procedure dell´Onu».
Per Letta «il rischio di una spaccatura fra Usa ed Europa ora è più basso, perchè abbiamo creato un accordo su alcuni punti». Il documento firmato dall´Italia tuttavia «non menziona alcuna azione militare... Noi diciamo che le Nazioni unite non possono essere potere senza sanzioni. Noi vogliamo sostenere una grande iniziativa per evitare il fatto che le Nazioni unite non diano una risposta».
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