Inserita in Politica il 07/09/2013
da Michele Caltagirone
Lettera del sindaco Vito Damiano all´on. Mimmo Fazio
Il duello in singolar tenzone prosegue. L’un contro l’altro armati, il sindaco di Trapani Vito Damiano e l’ex primo cittadino Mimmo Fazio non si sono risparmiati colpi e fendenti. Nei giorni scorsi Fazio aveva commentato l’iniziativa partita dalla pagina Facebook di “Trapani Cambia” attraverso la quale era stata avviata una raccolta di firme per chiedere le dimissioni dell’attuale primo amministratore di Palazzo D’Alì. Diversa la forma, rispetto a quanto esposto da Trapani Cambia, uguale la sostanza. Per Fazio, “l’attuale sindaco deve andare a casa”. Ha lasciato passare un paio di giorni Vito Damiano, prima di affondare con una nuova stoccata. È un colpo diretto, è una lettera che il primo cittadino ha inviato al suo predecessore. I toni sono molto duri. Questo il testo integrale della missiva:
“Sig. Fazio, lei dà sfogo alla sua ambiguità e opportunistica convenienza. Oltre che ad una malcelata dubbia educazione nell´utilizzo di terminologia finalizzata all´offesa. Se non avessi tanto rispetto per lei, che ritengo persona raffinata, educata e rispettosa degli altri, potrei analogamente esprimermi dicendo che le sue scarpe, così grosse, sanno di buzurro e di villano riuscito (rende maggiormente l´idea la traduzione siciliana). Prima (due giorni or sono) dice che non ha alcuna intenzione di ricandidarsi a Sindaco; ora dice che è pronto a scendere in campo per "salvare la Patria"! Come disse Totò: "Ma mi faccia il piacere!" Lei sa bene che non ha mai voluto smettere di fare il Sindaco. Quando, negandole ogni possibilità di accesso nella Giunta per non consentirle di ambire ad incarichi che le permettessero di "togliersi qualche sassolino dalle scarpe", le richiesi quella legittima collaborazione da consigliere, quale lei era stato eletto, in seno al consiglio comunale, e mi sentii rispondere, con atteggiamento non più assai garbato ma estremamente leale e collaborativo: "Allora io ti sarò contro!" Che fosse un tipo accanitamente vendicativo lo avevo intuito e me ne aveva dato dimostrazione nei suoi rapporti con gli altri, ma mai avrei immaginato la cattiveria, l´astio, l´acredine e la rabbia che, ad onor del vero, ha più volte sin qui evidenziato. I Sig. Fazio, le critiche ci possono anche stare. La non condivisione di una scelta la posso anche capire. La vanesia ostentazione del proprio, perfetto operato, senza errori, senza sbavature, senza l´adozione di alcun provvedimento scervellotico, cretino e stupido, la potrei anche ammettere e tollerare, ma non è oggettivamente condivisibile. Ma come fa, sig. Fazio, a turlupinare la comunità trapanese che, lo voglia o no, io, e non lei, rappresento? Ma con quale senso della responsabilità e dello Stato si permette di raccontare menzogne ovvero di alimentare e fomentare le proteste di taluno al solo scopo di denigrare e distruggere l´avversario politico? Ha forse dimenticato di avere lasciato debiti e ben due sforamenti di patto di stabilità interno cui ho dovuto far fronte aumentando tasse e tariffe, riducendo al minimo gli interventi manutentivi sul territorio, tagliando tutto ciò che si poteva, e privando di fatto il Comune della capacità di spesa? O forse ha anche dimenticato il suo proverbiale menefreghismo nei confronti degli altri: "Ora sono cavoli tuoi!" Questa la responsabile, garbata, istituzionale e sola frase che ha saputo dire il 24 maggio del 2012 lasciandomi la fascia tricolore e una situazione economico-finanziaria da far paura? Ma con quale scellerato intento continua a gettare discredito su colui che non le ha fatto da sponda nei suoi disegni personali? Ma come fa a non rendersi conto, accecato dall´odio, che il suo agire sta creando danni enormi alla collettività, facendole perdere fiducia nelle persone che rappresentano le Istituzioni? Ma si rende conto o no che in nessun´altra realtà del territorio nazionale si assiste ad un tale pervicace atteggiamento di contrasto? Lei ebbe a sperimentare sulla sua pelle l´efficacia della macchina del fango, ed ora, con sconsiderati e incoscienti comportamenti, la utilizza per dar sfogo alla sua vendetta personale. Sig. Fazio, ritengo che lei abbia scientemente voluto, fortemente voluto. Non ricordo chi di preciso ebbe a dirmi che a lei non sarebbe dispiaciuto che le condizioni complessive della Città fossero peggiorate per ritornare a proporsi come risolutore: io non lo credo, glielo dico con franchezza, perch´ sarebbe come attribuirle un´indole criminale e, ripeto, io non lo credo. MI consenta, infine, una domanda: perch´ tanta fretta nello sfiduciare il Sindaco? Perch´ tanto attivismo nel costituire comitati "spontanei"? Perch´ si usano, con il conforto dell´informazione (o disinformazione) locale, solo espressioni negative contro l´Amministrazione e la sua attività? Poco o nulla si dice delle iniziative assunte nel settore dell´edilizia, della cultura, dello sport, dei lavori pubblici ove si stanno realizzando le progettate opere, nonch´ quelle nel settore idrico di cui la mia Amministrazione, con pochi soldi, ha potuto migliorare l´approvvigionamento e l´erogazione, ovvero degli interventi parlamentari per la cancellazione della sanzione di 3 milioni e 61mila euro o del risanamento dell´Ente Luglio Musicale e di altre iniziative interne che lei, da buon amministratore, conosce bene. Ben sapendo in quali difficoltà si trova l´Amministrazione per discutibili scelte politiche passate, perch´ non le si vuole dare il tempo necessario (5 anni di mandato è stato ritenuto dal legislatore un congruo termine) per risanare e rilanciare? Teme, forse, lei, sig. Fazio, di poter ancora una volta essere smentito da fatti che, le assicuro, verranno? Lei sa che lo sforzo maggiore e prioritario che la mia Amministrazione sta compiendo è il rientro nei parametri del patto di stabilità che potrà permettere di adottare misure e iniziative oggi, grazie alla sua lungimirante amministrazione, non consentite. Perch´ ha tanta fretta di boicottare tale sforzo? Anche un fermo oppositore, ma che guarda all´interesse collettivo, metterebbe da parte il "personale". Non chiedo tregua, o accordi ad un tipo come lei: non è nel mio carattere. Io l´ho già cancellata! Le chiedo di rinsavire. Per il bene che voglio alla mia Città e ai miei concittadini”. Senza stima. Il Sindaco della Città di Trapani Vito Damiano
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Commenti |
18/06/2017 - Non abbiamo elementi per giudicare penalmente fazio ,ci penserà la magistratura ma ne abbiamo tanti per giudicare il ruolo di sindaco . I diverbio personali ai cittadini trapanesi interessano poco,quello che noi guardiamo e chi lavora per la città , aldilà dei fatti personali Fazio e stato un grande sindaco ,presente,facile incontrarlo alle 6 di mattina a controllare la pulizia delle spiagge sono cose che i cittadini guardano , sul suo operato non riesco a vedere qualcosa che abbia la (Gianni) |
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