Inserita in Cronaca il 21/07/2015
da REDAZIONE REGIONALE
COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DEL LAVORO - COMUNICATO
Arma e Direzione Territoriale del Lavoro: lotta al caporalato in agricoltura ed emersione lavoro nero. Scoperti 18 lavoratori in nero e 4 attività imprenditoriali sospese, sanzioni amministrative e ammende per oltre 87.000€. Trapani, martedì 21 luglio 2015. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Trapani, insieme agli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, nelle ultime due settimane hanno proseguito i controlli nel commercio ma soprattutto in agricoltura continuando a scoprire lavoro nero. I controlli si sono svolti in tutto il territorio trapanese, con particolare riguardo ai comuni di Trapani, Mazara del Vallo, S.Vito Lo Capo, Petrosino e Marsala, Gli operanti nel complesso hanno: - controllate 10 aziende e verificate 48 posizioni lavorative; - scoperto n. 18 lavoratori in nero su 48 presenti; - verificato n. 11 lavoratori irregolari , ossia con contratti non corrispondenti ai contratti nazionali di lavoro del settore; - contestate sanzioni amministrative ed ammende per complessivi 87.335,00€; Nel corso delle operazioni i militari controllavano in particolare: - una prima azienda di prodotti ittici, a Mazara del Vallo, in cui rilevavano la presenza di 7 lavoratori in nero su 9 presenti; - una seconda azienda di impiantistica, a Mazara del Vallo, in cui veniva rilevata la presenza di 1 lavoratore in nero su 2 presenti; - un primo ristorante, a San Vito Lo Capo, in cui riscontravano la presenza di 1 lavoratore in nero su 5 presenti; - un secondo ristorante, a San Vito Lo Capo, in cui riscontravano la presenza di 2 lavoratori su 6 presenti, cui veniva applicata la sospensione dell’attività imprenditoriale con conseguente oblazione di 1950€ per ogni sospensione e maxi sanzione di 4000€ per singolo lavoratore;.
Le operazioni sono entrate nel vivo con specifici servizi anti caporalato in agricoltura nelle campagne. Sono stati effettuati controlli in altre 6 aziende impegnate in varie raccolte, attività che hanno visto impegnati complessivamente una ventina di Carabinieri coi seguenti risultati: - verificate complessivamente le posizioni lavorative di n. 26 lavoratori, di cui 16 italiani e 10 rumeni, tutti adulti. Dei cittadini rumeni n. 4 erano in stato di irregolarità ed n. 1 “in nero” : alla richiesta delle loro generalità vi hanno opposto il rifiuto, ma i Carabinieri del NIL di Trapani li hanno comunque identificati e definite le loro posizioni lavorative di cui hanno risposto i datori di lavoro individuati in loco. Tutti i lavoratori erano in possesso di regolari documenti comunitari, ma le loro posizioni lavorative erano carenti per metà. Nel particolare i militari hanno scoperto: - in una prima azienda n. 1 lavoratore in nero su 10 presenti; - in una seconda azienda n. 1 lavoratore in nero su 6 presenti; - in una terza azienda n. 1 lavoratore in nero su 2 presenti; - in una quarta azienda n. 2 lavoratore in nero su 4 presenti; - in una quinta azienda n. 1 lavoratore in nero su 3 presenti; - in una sesta azienda n. 1 lavoratore in nero su 1 presente, a tutti veniva applicata la maxisanzione di 4000€ per singolo lavoratore in nero, ma in agricoltura allorché emerge il “lavoro nero”e pur superando il 20% della forza lavoro presente, per evitare la compromissione del tipo di raccolto, non si procede alla sospensione dell’attività imprenditoriale.
La lotta dei Carabinieri della Tutela del Lavoro ad ogni forma di illecito giuslavoristico e per la sicurezza nei luoghi di lavoro, vede una nuova stagione ed un ulteriore rilancio grazie al rinnovato impegno dell’Assessorato al Lavoro e del Dipartimento del Lavoro della Regione Siciliana. L’impegno dei Carabinieri nel verificare senza sosta le condizioni di lavoro, vede una particolare attenzione ad ogni forma di caporalato nelle campagne siciliane e trapanesi in particolare. La massiccia presenza di lavoratori comunitari in stato di irregolarità contrattuale o di extracomunitari totalmente sconosciuti alle autorità amministrative, vede un’aumentata attenzione al particolare fenomeno che nelle prossime settimane verrà ulteriormente verificato. L’Arma rimane a disposizione del cittadino e del lavoratore. I controlli proseguiranno con la massima variazione degli orari e delle giornate degli interventi.
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