Inserita in Politica il 09/02/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ALCAMO: ANCHE LE SCUOLE ALCAMESI RICORDANO LE FOIBE
Accogliendo l´input del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che ha firmato una circolare con la quale invita tutte le scuole italiane, di ogni ordine e grado, a organizzare iniziative per ricordare la tragedia delle Foibe in occasione del “Giorno del Ricordo”, il 10 febbraio, l´assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione della Giunta Bonventre, Selene Grimaudo invita le Scuole alcamesi ad osservare, domani, un minuto di silenzio alle ore 11:00 per ricordare le vittime della Venezia Giulia e della Dalmazia durante la II Guerra Mondiale. "Questa giornata, che assume un significato storico e umano non indifferente così come la Shoah del 27 gennaio - afferma l´assessore Grimaudo - ricorda oltre 10.000 connazionali trucidati barbaramente sul confine orientale e gettati dentro le foibe tra il 1943 ed il 1945 nel nome di una pulizia etnica attuata nei confronti degli Italiani nonché i 350.000 uomini costretti all´esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani comunisti del Maresciallo Tito. E´ nostro compito ricordare tanti fratelli che hanno perso la vita, sensibilizzando le nuove generazioni ad apprezzare la pace e la fratellanza quali valori fondamentali dell´umanità”. Nota Storica con l´espressione massacri delle foibe si intendono gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia della seconda guerra mondiale e dell´immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici, dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati "foibe". Il fenomeno dei massacri delle foibe è da inquadrare storicamente nell´ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell´Adriatico orientale e nelle ondate epurative jugoslave del dopoguerra, che colpirono centinaia di migliaia di persone in un paese nel quale, con il crollo della dittatura fascista, andava imponendosi quella di stampo filo-sovietico, con mire sui territori di diversi paesi confinanti.
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