Inserita in Politica il 29/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
CONSULTA REGIONALE ORDINI CONSULENTI DEL LAVORO DELLA SICILIA - DOMANI A PERGUSA I VERTICI NAZIONALI DEI CONSULENTI DEL LAVORO SUL JOBS ACT E PER IL PRIMO PREMIO GIOVANNI CUMBO
Palermo, 29 gennaio 2015 – I vertici nazionali dei consulenti del lavoro hanno deciso di organizzare nel 2015 in Sicilia una serie di eventi per richiamare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sul fatto che questa è la regione d’Italia che registra il più elevato tasso di disoccupazione e la peggiore performance pubblica in materia di politiche attive del lavoro. Per affrontare l’emergenza, dunque, dall’Isola partirà la richiesta al governo Renzi di integrare i criteri di flessibilità del Jobs Act con sufficienti sgravi e il ruolo dei consulenti del lavoro quali mediatori diretti a titolo gratuito fra domanda e offerta di lavoro, e ciò per superare gli atavici gap strutturali del sistema pubblico di collocamento e di formazione professionale in Sicilia e nel Sud Italia. Si comincia domani, 30 gennaio, alle ore 9, a Pergusa (Enna), presso la sala convegni Garden. Il presidente nazionale, Marina Calderone, il vicepresidente, Vincenzo Silvestri, il presidente della Fondazione studi, Rosario De Luca, il presidente della cassa di previdenza, Alessandro Visparelli, e l’esperto Enzo De Fusco interverranno sul Jobs Act e sulle recenti misure della legge di stabilità 2015. Ma soprattutto, per sottolineare la testimonianza dei valori di questa professione portata avanti con spirito di sacrificio da tanti decani, daranno corpo al Primo Premio “Giovanni Cumbo”, istituito per ricordare il fondatore e primo presidente della Consulta regionale siciliana dei consulenti del lavoro, scomparso lo scorso anno. Marina Calderone consegnerà una “Borsa professionale” (la Consulta pagherà i contributi di iscrizione all’Ordine per il primo anno) ad Annaluce Chinnici che ha superato gli esami di abilitazione con un punteggio di 60,42; e 73 Premi alla carriera ad altrettanti consulenti del lavoro siciliani che hanno esercitato la professione per oltre 40 anni e sono ancora iscritti ai rispettivi Ordini provinciali, senza mai subire provvedimenti disciplinari.
Ufficio stampa: Michele Guccione
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