Inserita in Un caffè con... il 25/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Cav.ing.Gaspare Barraco
Il referendum della Lega contro l’ art.24 della legge 214/2011 palesemente in contrasto con l’art.75 della Costituzione, disattenzione o demagogia? Dopo le lacrime ritorna (senza lacrime) a parlare la Fornero. Dopo il “Porcellum” per la Lega un altro flop: l´ inammissibilità del referendum contro l´art.24 della legge n.214/2011, conosciuta come legge Monti-Fornero-Passera, ovvero la legge capestro per i lavoratori e i giovani. Detta legge è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 27.12.2011 n.300, denominata legge per il “consolidamento dei conti pubblici”. La Corte costituzionale, in data 20 gennaio 2015 si è espressa (credo giustamente) contraria all´ ammissibilità del referendum promosso dalla Lega, che aveva raccolto oltre 500.000 firme. Se si fossero letti l´art.75 della nostra amata Costituzione (ottenuta con la Guerra di Liberazione) e la legge 214/2011 non sarebbe stato necessario illudere molti italiani e fare questa magra figura. Infatti l´art.75 della Costituzione recita: “ E´ indetto referendum popolare per deliberare l´abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”. Quindi, considerato, il 2° comma dell’ art.75 della nostra Costituzione e cosa risulta al 1° comma dell’ art.24 della legge n.214 del 22 dicembre 2011, poteva essere prevista la sentenza della Consulta. Il 1° comma dell’ art.24 (disposizioni in materia di trattamenti pensionistici) recita: “ Le disposizioni del presente articolo sono dirette a garantire il rispetto, degli impegni internazionali e con l’Unione europea, dei vincoli di bilancio, la stabilità economico-finanziaria e a rafforzare la sostenibilità di lungo periodo del sistema pensionistico…". Il trio Monti,Fornero,Passera e il Parlamento hanno studiato bene come rendere inoffensivo il referendum, solo la Lega non l’ha capito o ha fatto finta di non capirlo. Per questo art. 24 vi sono stati, il pianto della Fornero e le offese molto pesanti di Salvini contro l´Italia e la Corte, che non si possono condividere. Le due cose sono gesti e parole demagogici? Il referendum della Lega contro l’ art.24 della legge 214/2011 palesemente in contrasto con l’art.75 della Costituzione, disattenzione o demagogia? Dopo le lacrime è ritornata (senza lacrime) a parlare la Fornero, che sarà ricordata per questo “regalo”. Marsala lì 24.1.15 Cav.ing.Gaspare Barraco
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