Inserita in Cultura il 21/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Eatbook, di cibo e di libri - Secondo appuntamento il 23 gennaio con la giornalista Roberta Corradin mercoledì 21 gennaio 2015 - 10:38
Buona la prima per la rassegna di libri e cibo “Eatbook” al centro Nuara-Cook Sicily, l´appuntamento è per il 23 gennaio con la giornalista Roberta Corradin
Grande partecipazione per il primo incontro della rassegna “Eatbook, di Cibo e di Libri” curata da Giacomo Pilati in corso al Centro di Cultura Gastronomica “Nuara - Cook Sicily” (via Bastioni 2 -Trapani). Un attento e numeroso pubblico ha accolto, lo scorso 16 gennaio, gli autori Clara e Gigi Padovani che hanno presentato il loro “Street Food all´italiana”, un viaggio ideale attraverso la nostra penisola in compagnia “degli artigiani del gusto” i produttori dello street food italiano che di generazione in generazione preservano e mantengono con passione le importanti tradizioni gastronomiche del nostro paese.
L´iniziativa “Eatbook, di Cibo e di Libri”, promossa dall´Associazione Culturale Trapani Welcome, in collaborazione con Cantine Rallo, Trapani Tourism Service, Ai Lumi B&B e Cantina Siciliana, è volta ad approfondire sei grandi libri, che hanno come tema principe la cucina, insieme agli autori, chef, giornalisti, scrittori ma soprattutto grandi appassionati di cibo.
Il secondo appuntamento è con la giornalista Roberta Corradin, il 23 gennaio a partire dalle 18 che presenterà il suo ultimo libro “La repubblica del Maiale” (ed. Chiarelettere), sessant´anni di storia d´Italia tra scandali e ossessioni culinarie. A dialogare con l´autrice, lo scrittore Giacomo Pilati.
"La repubblica del maiale” è una controstoria italiana, dal varo della Costituzione alla fine della Seconda repubblica. Una lettura fatta di aneddoti, personaggi, fatti, mode e tic. Una cavalcata di decennio in decennio, dalla fine della fame del dopoguerra alla scoperta del cibo sano e leggero complice la crisi economica di oggi, su e giù sull´ottovolante Italia che ci ha regalato emozioni a non finire tra alta cucina e bassa politica. Lo sguardo obliquo di un´affermata critica gastronomica e appassionata cittadina, attenta alle ideologie, di tutti i tipi, ci regala un´Italia mai vista così, un po´ a tavola, in casa e al ristorante, e un po´ tra i banchi del parlamento e al supermercato. Dal primo Autogrill all´ultima ossessione culinaria, ecco il ritratto sorprendente dell´italiano medio. Di come siamo e da dove veniamo. Comprese le ricette che hanno fatto epoca, sarebbe un peccato dimenticarle.
Roberta Corradin ha scritto di viaggi e cucina per diversi giornali. Traduce narrativa e saggistica dall´inglese e dal francese. Ha pubblicato svariati libri fra cui “Ho fatto un pan pepato” (Zelig 1995), “un attimo, sono nuda” (Piemme 2000), “Le cuoche che volevo diventare” (Einaudi 2008), “tradizione gusto passione” (Silvana editoriale 2011-12). Cura un blog per il fattoquotidiano.it.
All´incontro seguiranno un momento musicale a cura di Alberto Catalanotti e Pietro Bruno e un aperitivo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per informazioni: www.cooksicily.it
EATBOOK a cura di Giacomo Pilati – PROGRAMMA Centro di cultura gastronomica Nuara - Cook Sicily in via Bastioni 2 - Trapani
Venerdì 23 Gennaio ore 18.00 Roberta Corradin scrive di viaggi e di cucina per testate tra cui «l’Espresso», «Gambero Rosso», «D La Repubblica delle donne». Ha pubblicato diversi libri. Insieme al marito gestisce un ristorante di mare a Donnalucata. “La Repubblica del Maiale” – Ed. Chiarelettere Una controstoria italiana. Lo sguardo obliquo di un’affermata critica gastronomica attenta alle ideologie di tutti i tipi, ci regala un’Italia mai vista così: un po’ a tavola, in casa e al ristorante, e un po’ tra i banchi del parlamento e al supermercato.
Martedì 3 Febbraio ore 18.00 Pino Cuttaia, nel 2000 ha aperto il ristorante La Madia a Licata. Qui ha ottenuto la prima stella Michelin nel 2006 e la seconda nel 2009. Propone una cucina di altissimo valore, che attinge alle radici antiche di questi luoghi “Per le Scale di Sicilia” - Ed. Giunti Un racconto siciliano con tutti i suoi sapori. Una Sicilia in bianco e nero nutrita dai ricordi d’infanzia di un grande chef; la cultura popolare che intreccia istintivamente terra e mare, il mondo dei pescatori e quello dei contadini.
Domenica 22 Febbraio ore 18.00 Carmelo Chiaramonte, “cuciniere” modicano, grande ambasciatore della cultura gastronomica dell’isola, ha avuto il suo ristorante a Catania e ha fatto tanta televisione. Poi ha deciso di cucinare in modo diverso, organizzando eventi e facendo teatro, cene spettacolo in giro per il mondo. Arancia. “Percorsi siciliani di Cultura, Natura, Gastronomia” - Edizioni estemporanee Secondo agli “Oscar parigini del libro di cucina”, Arancia è un libro da spremere. Un globo arancione che attraversa rotolando l’arte, la letteratura, passando per il cinema e la farmacopea. Un vero e proprio manuale che di questo frutto svela usi, origini, storie ed invenzioni impensate.
Venerdì 6 Marzo ore 18.00 Gianfranco Marrone, saggista e scrittore, insegna Semiotica all’Università di Palermo, e collabora con diversi giornali. Si occupa di linguaggi e media nella cultura contemporanea, analizzando fenomeni come il giornalismo, le tecnologie comunicative, la gastronomia. “Gastromania” – Ed. Bompiani La mania della gastronomia pervade gli intimi meandri della nostra vita. Gite enogastronomiche, programmi in tv, blog di ricette, cuochi opinioni leader. Si tratta soltanto di una moda? Questo libro semiserio prova a dare una risposta. Anzi tante risposte, dato che la gastromania è fenomeno ambivalente: ridicolo per certi versi, importantissimo per altri.
Venerdì 13 Marzo ore 18.00 Andrea Vitali si è laureato in medicina all’Università Statale di Milano. Coi suoi libri ha vinto premi prestigiosi: Grinzane, Bancarella, Boccaccio, Campiello, Elsa Morante. Fra i suoi grandi successi: Premiata ditta sorelle Ficcadenti, Quattro sberle benedette, Zia Antonia sapeva di menta, Biglietto signorina. “Le Tre Minestre” - Ed. Mondadori Filo conduttore del romanzo sono le qualità attribuite ai cibi di casa. Le zie circondano il ragazzino con un affetto dettato dal buon senso ma ancora pregno di superstizioni. Un autentico tuffo nel passato al quale contribuisce anche il verace ricettario della tradizione.
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