Inserita in Politica il 19/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
CAMPOBELLO DI MAZARA - Il sindaco Giuseppe Castiglione a Ricordando il terremoto nella Valle del Belice
Il sindaco Giuseppe Castiglione ha partecipato, ieri pomeriggio, nell’ex chiesa “dell’Addolorata”, alla cerimonia “Ricordando il terremoto nella Valle del Belice” curata dal prof. Giovanni Isgrò e promossa dall’Amministrazione comunale per celebrare il 47mo anniversario del sisma che la notte del 15 gennaio ‘68 distrusse gran parte dei comuni del Belice. L’iniziativa è stata realizzata dalle associazioni “Giardini d’Arte”, di cui è presidente lo stesso prof. Isgrò, docente di “Storia del teatro” all’Università degli Studi di Palermo, e “Arti e Storia”, di cui è presidente Rosanna Maria La Chiana, che hanno allestito una mostra della rassegna stampa del post-terremoto curando anche la proiezione di alcuni video con le drammatiche immagini dell’epoca sinora reperite. «L’obiettivo di questa iniziativa – ha spiegato il prof. Isgrò – è anche quello di lanciare un invito alla cittadinanza affinché sia possibile reperire altro materiale documentale dell’epoca riguardante in particolare Campobello, al fine di creare nel nostro paese un archivio dei documenti esistenti sul terremoto da poter divulgare in occasione del prossimo anniversario del sisma». Durante l’incontro, sono intervenuti anche l’arch. Stefano Tramonte, la prof.ssa Ina Di Maria e l’ex bibliotecario comunale Pietro Accardo, che con parole cariche di commozione hanno voluto dare la propria testimonianza della drammatica esperienza vissuta nel ‘68. A ricordare l’esperienza del terremoto vissuta quando erano bambini sono stati anche il vicesindaco Antonella Moceri e lo stesso sindaco Castiglione, che ha detto: «Nonostante il disagio, il dolore e la preoccupazione di quei momenti di dramma e distruzione, porto impresso nella mia mente il ricordo indelebile della grande solidarietà che legava le famiglie del nostro paese pronte ad aiutarsi e a sostenersi. Ed è alla stessa solidarietà che continuo a fare appello oggi, affinché attraverso una forte coesione sociale si possa affrontare la grave congiuntura vissuta dalla nostra comunità. Queste lacrime di commozione che ho visto stasera nei vostri occhi ci aiutino a comprendere più a fondo il nostro passato, traendone insegnamento per il futuro» ha detto infine il primo cittadino, citando Papa Francesco che proprio ieri mattina aveva detto «Chi non sa piangere non può essere un buon cristiano». Il prof. Isgrò ha concluso i lavori annunciando per il prossimo 22 febbraio, alle 17, sempre all’Addolorata, un altro incontro in cui saranno convocati gli Stati generali della cultura campobellese. «Ci stiamo attivando – ha detto – per la rifondazione del sistema culturale cittadino. Enunceremo i principi fondamentali del nostro progetto che punta al rilancio culturale di Campobello, cercando di evitare gli errori che si sono commessi in passato attraverso un orientamento scientificamente corretto ma allo stesso tempo divulgativo».
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