Inserita in Nera il 17/04/2013
da redazione
Don Michele Di Stefano: preso l´assassino
E´ stato preso l´assassino di Don Michele Di Stefano il parroco assassinato nella canonica di Ummari il 26 febbraio scorso. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato all´arresto di Antonio Incandela 32 anni, che durante un lungo interrogatorio, avrebbe confessato L´arresto dell´uomo è stato possibile dopo lunghe ed articolate indagini.
Incandela dopo un interrogatorio durato tutta la notte avrebbe spiegato alcuni particolari relativi al prima, al durante e al dopo l´omicidio. Ma non solo. L´uomo avrebbe reso noto anche il movente che l´avrebbe spinto ad uccidere con un bastone don Michele: non sopportava le sue omelie.
Un omicidio quasi perfetto dove il serial killer a mente lucida avrebbe pensato a tutto: dai guanti per le impronte digitali alle scarpe per non lasciare orme da poter essere esaminate dai Ris che, intervenuti da Messina, per tre giorni, non hanno trovato, effettivamente nessuna traccia.
Ma a tradirlo è stata la sua stessa voglia di depistare le indagini fingendo che l´aggressione fosse stata l´epilogo di una rapina finita male. Incandela avrebbe così cercato i bancomat di Don Michele e due ore dopo averlo ucciso avrebbe fatto il primo prelievo ad un bancomat di 250 euro. Il primo dei tre che farà nei giorni successivi e l´unico che gli andrà a buon fine, fino a quando, ad un terzo tentativo in un istituto di credito di Marsala, gli viene ritirato il bancomat. Eppure, se è vero che l´uomo per tre volte si era recato in tre differenti istituti di credito, in nessuno dei tre si era riuscito a tracciare il suo identikit a causa della scarsa qualità delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza.
A non aiutare le indagini c’è anche la personalità solitaria di Incandela: si muove quasi sempre di notte e, oltre ai suoi familiari, non frequenta nessuno. E’ difficile stargli alle calcagne con le intercettazioni visto che i suoi telefoni non squillano mai. Sarà la denuncia fatta dalla mamma di Incandela per la scomparsa di un bancoposta a confermare che l’indiziato numero uno è proprio lui: Antonio Incandela.
M.A.
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