Inserita in Cultura il 13/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ROTARY CASTELLAMMARE - C’era una volta …Palermo Felicissima
Il Rotary Club di Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi presenta il 18 Gennaio 2015, ore 18.30 “C’era una volta …Palermo Felicissima” Il titolo del caminetto è tratto, liberamente, dall’omonimo testo scritto dall’erudito palermitano Nino Basile nel 1932 ed è dedicato ai beni artistici e monumentali della città Relatore la prof.ssa Giuseppina Migliorino
(Castellammare del Golfo / Tp, 13.01.2015) Il Rotary Club di Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi, presieduto da Clelia Anania, ed i clubs giovanili Interact e Rotaract, presieduti da Federica Savallo e Salvatore Ippati, hanno, congiuntamente organizzato, per domenica 18 Gennaio 2015, alle ore 18.30, presso la sede del Rotary, a Castellammare del Golfo, Piazza Madonna delle Grazie, un caminetto dal titolo “C’era una volta …Palermo Felicissima”, relatore la professoressa Giuseppina Migliorino. Il titolo del caminetto è tratto, liberamente, dall’omonimo testo scritto dall’erudito palermitano Nino Basile nel 1932 ed è dedicato ai beni artistici e monumentali della città. “Il testo di Nino Basile è un caposaldo nella letteratura architettonica su Palermo dell’ultimo secolo” ha commentato la presidente Clelia Anania. E’ un testo – continua Clelia Anania - suddiviso in tre corposi volumi che raccolgono gli articoli scritti da Basile tra Otto e Novecento sul Giornale di Sicilia, in cui l’autore descrive le bellezze artistiche e monumentali della città. A dispetto di quello che potrebbe apparire oggi come una boutade, in un momento di gravità economica e culturale come questo, il titolo che la professoressa Migliorino ha scelto, curatore e relatore dell’incontro, allude proprio a quel fascino che consideriamo il tratto distintivo di Palermo, e che troppo spesso viene offuscato dalle conseguenze attuali e pregresse dei malgoverni, della cultura mafiosa, più in generale di quel lassismo diffuso che ha declassato Palermo nel contesto internazionale. “Se questa è una verità ineludibile, non si può non rimarcare invece la sua vivacità culturale, il sentimento di appartenenza che in fondo lega ogni siciliano alla propria terra, quello splendore di storia e leggende che avvolgono questa città e la rendono unica. Un mix di contraddizioni e una complessità che abbila prof.ssa Migliorino cercherà di rappresentare nel suo intervento” ha precisato Clelia Anania. L’arte ha la capacità di oltrepassare i limiti imposti dalle geografie, i confini dati dalle convenzioni socio-culturali, liberando l’idea stessa di nazione e di città attraverso il suo linguaggio universale. Così Palermo, che è la “porta d’Europa”, snodo all’interno del Mediterraneo, come accade in molti altri luoghi, esprime quei cambiamenti etnoantropologici e culturali, scaturiti dalla presenza di nuove etnie, religioni, razze e idiomi, ma anche una storia secolare fatta di scambi e stratificazioni di stili e di tradizioni. Questo incontro vuole registrare il grande fermento e voglia di cambiamento in una città ricca di cultura come Palermo e lo vuole fare innanzi a quanti credono di potere cambiare questa terra di fuoco, di mare e di sole. A seguire una degustazione di prodotti tipici siciliani, preparati sapientemente dalla pasticciera alcamese, Castrenza Pizzolato. Filippo Nobile
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