Inserita in Sport il 07/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Juventus-Inter 1-1: lassù qualcuno ama la Roma
È ora che le feste vadano in archivio: ricomincia la Serie A, non c’è più tempo da perdere dietro alle colossali abbuffate di fine dicembre. Lo sa bene la Juve, seduta a tavola ad assistere alla partita della Roma contro l’Udinese, sfangata dai giallorossi grazie ad un gol convalidato ad Astori che non oltrepassa la linea per pochi millimetri, e ad un rigore clamoroso non fischiato ad Emanuelson: roba da farsi andare di traverso persino uno yogurt. Lo sa la Juventus e lo sa la Roma: quei 3 punti in attesa del derby d’Italia possono pesare come un panettone ricoperto di uvetta scaduta, perché l’Inter a Torino ha già dimostrato di poter tirare scherzetti mica male.
Per non sbagliare, la Juventus parte a mille e mette subito in saccoccia il gol dell’1-0 al 3’ del primo tempo: Vidal fa secca mezza difesa interista con una finta di tacco da campione e serve a Tevez un tap-in impossibile da sbagliare. La Juve domina in lungo e in largo: l’Inter sembra una squadra di dilettanti allo sbaraglio, barcolla paurosamente ma resta a galla non si sa per quale miracolo divino. I bianconeri, però, non la chiudono: prima Handanovic mura un tiro insidioso di Vidal, poi ipnotizza Pogba dopo una percussione centrale con tanto di elastico da pallone d’oro. E quando non ci pensa il portiere nerazzurro, ci pensa Banti: Chiellini viene fucilato in area da una gomitata di Juan Jesus, sarebbe rigore ed espulsione ma l’arbitro, per non infierire, fa finta di nulla. La prima frazione va in archivio con un’Inter boccheggiante e con una Juventus consapevole della propria, schiacciante superiorità: un’illusione destinata a durare ancora per pochi minuti.
Il secondo tempo ricalca inizialmente lo stesso copione, con una sottile differenza: la Juve sta tirando il freno a mano, il pressing furioso del primo tempo si è spento e l’Inter, dal canto suo, comincia a fare capolino in quel territorio sconosciuto che è la metà campo juventina. I bianconeri pagano sostanzialmente le energie spese dopo un primo tempo che, forse, ha consegnato alla Serie A la Juve più bella della stagione, e lo pagano carissimo: al minuto 63, Pogba perde un pallone assassino che Icardi, lanciato nelle praterie dello Juventus Stadium, sfrutta uccellando prima Bonucci e poi un Buffon in uscita a dir poco avventata. L’Inter riesce nell’impresa di riprendere per le corna una partita che sembrava non si stesse nemmeno giocando.
Non contenti, i nerazzurri approfittano del caos generato dal pareggio e cercano di dare il colpo di grazia ad una Juve che si lancia scriteriatamente in avanti: Icardi prima sfiora il gol con una scivolata a porta vuota, poi grazia i bianconeri non servendo un Osvaldo furioso in fuga solitaria, dopo un erroraccio di Chiellini. La Juve resta a galla grazie a Buffon e Banti, che si fanno perdonare i rispettivi errori: il portiere vola sull’ennesimo tentativo dell’argentino, l’arbitro grazia l’elegante cravatta di Chiellini su Ranocchia in area di rigore. A dare un’ulteriore sferzata alla partita ci pensa Kovacic, espulso a 5 minuti dal termine: il forcing finale, però, regala solo un’azione confusa da mille rimpalli e sventata da Handanovic quasi sotto l’incrocio. Alla fine festeggia solo la Roma, a -1 in classifica e consapevole che, lassù, ogni tanto amano anche lei. Gabriele Li Mandri
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