Inserita in Cultura il 24/12/2014
da REDAZIONE REGIONALE
Anche Marsala ha il suo Satiro danzante
Sabato scorso, 20 dicembre, è stata inaugurata al Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala una mostra dal titolo La passione per l’archeologia di Giovanni Enzo Zerilli. Reperti, incisioni e stampe, che resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2015. L’iniziativa si è resa possibile grazie alla fattiva collaborazione dell’Associazione Amici del Parco Archeologico di Marsala e del Rotary Club, dell’Ente Mostra di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” e di Enza Pipitone Porcelli che hanno prestato rispettivamente i dipinti e le incisioni, e grazie anche al concorso delle Cantine Pellegrino che al termine della manifestazione hanno offerto i loro preziosi vini. L’ideazione della mostra è scaturita in concorso con l’archeologa Maria Grazia Griffo che ha altresì collaborato allo studio dei materiali. La realizzazione espositiva si deve inoltre ad un gruppo di lavoro composto, oltre che dalla scrivente e dalla Dirigente dell’U.O. “Valorizzazione del Patrimonio” Anna Maria Parrinello, dalla storica dell’arte Eleonora Romano che ha curato l’allestimento delle opere grafiche e dei dipinti e dall’architetto Calogero Baldanza cui si devono il progetto espositivo e l’allestimento dell’apparato grafico-illustrativo. La mostra espone contestualmente la Collezione archeologica che il Maestro ha lasciato per testamento al Museo Baglio Anselmi e un “Corpus” unitario di preziose incisioni su lastre, quasi tutte di soggetto archeologico e raffiguranti monumenti di Mozia, ed inoltre due pregevoli dipinti, l’uno ad olio, l’altro ad acquerello, che testimoniano la predilezione dell’artista per il tema del paesaggio. Le tredici lastre e le stampe che ne furono tratte, esposte per la prima volta in modo completo, furono riprodotte a tiratura limitata per il Rotary Club in occasioni particolarmente importanti quali, il decennale del 1985 e il convegno di archeologia “Da Mozia a Marsala”, del 1987. Con l’esposizione al pubblico dell’inedita Collezione archeologica, che era stata acquisita nel 1995 al patrimonio del Museo, viene finalmente esaudito il desiderio del Maestro di valorizzare questi oggetti che dovevano essergli molto cari, data la passione per l’archeologia che costituisce forse l’aspetto meno noto della sua poliedrica personalità. La collezione è composta da manufatti di diverse produzioni, greca, coloniale, punica e romana, che interessano un ampio arco di tempo, incluso tra il VI sec. a.C. e il I sec. d.C., provenienti per lo più da necropoli, certamente quella di Lilibeo e probabilmente dalla vicina Selinunte. Figurano anche alcuni manufatti inconsueti in Sicilia, tra i quali un preziosissimo bronzetto ellenistico di Satiro danzante, che doveva ornare ad applique, con funzione di ansa, un grande vaso bronzeo (II sec. a.C. ca.). La sapiente trattazione del modellato anatomico e l’attenzione rivolta alla costruzione plastica e al bilanciamento ritmico della figura, ci mostrano un’opera di qualità straordinaria e di fattura raffinata di epoca ellenistica, che risente del modello scultoreo di Lisippo. Le caratteristiche tipologiche ed iconografiche dell’inedito bronzetto riportano inevitabilmente al confronto con il noto Satiro di Mazara del Vallo. Marsala che ha sempre ricordato e apprezzato Giovanni Enzo Zerilli per la vivacità e l’immediatezza dei suoi dipinti ad acquerello, tecnica nella quale ha indubitabilmente “fatto scuola”, lo potrà ricordare, grazie a questa mostra, anche per l’eredità nel campo dell’archeologia. F.to IL DIRETTORE (Dott.ssa Maria Luisa Famà) Museo
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24/12/2014 - Satiro? Direi un satiretto...o satirino...o satirnetto.. (pammilo) |
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