Inserita in Sport il 22/12/2014
da REDAZIONE REGIONALE
Il punto sulla Serie A: nove sotto un tetto chiamato Champions
Quello che sta accadendo al campionato di Serie A dopo 16 giornate, se non dell’incredibile, ha di sicuro del clamoroso: classifica alla mano, sono ben 9 le squadre raggruppate nel giro di 7 punti, dunque (almeno teoricamente) in corsa per l’ultimo biglietto disponibile per l’Europa che conta. Considerato che Juventus e Roma stanno conducendo un campionato tutto loro, a distanze siderali dalla momentanea terza classificata (la Lazio), tutte le altre si stanno sfogando dandosi battaglia per un posto in Champions che per alcune è una necessità economica, per altre un fiore all’occhiello.
Tanti anni fa l’Italia era famosa nel panorama calcistico mondiale per le sue “sette sorelle”: sette squadre che si contendevano ogni anno a suon di gol, miliardi e campioni, le prime posizioni della classifica. Quelle sorelle non esistono più da un po’: alcune si son trasformate addirittura in vecchie cariatidi, come il Parma che incredibilmente rischia la retrocessione con soli 6 punti in classifica, altre hanno perso il ricco portafogli e si trovano a dover fare le nozze coi parametro zero. I tempi cambiano, crisi e scelte tecniche antiquate ci hanno fatto scivolare nelle retrovie del calcio che conta, ma nonostante la povertà il nostro campionato rimane il più difficile al mondo: un titolo che ci spetta di diritto dato che in Europa nessuno ha il piacere di ammirare metà delle squadre del proprio campionato litigarsi l’accesso in Champions come i cani con il fatidico osso.
Lazio, Napoli, Sampdoria, Genoa, Milan, Fiorentina, Udinese, Palermo, Inter: in rigoroso ordine di classifica, ecco le 9 sorelline che tutte le domeniche stupiscono, deludono, si battono e regalano emozioni ad un torneo che da più di una decade non viveva una competizione così sanguigna. C’è la Lazio, capace di annichilire l’Inter a San Siro e poi farsi rimontare come la più scarsa delle provinciali; c’è il Napoli, diventata nobile e subito decaduta nel giro di pochi mesi; c’è la Samp, che con Ferrero presidente regala spettacolo in campo e in tribuna; c’è il Genoa, la più umile di tutte e forse per questo una delle più pericolose. Poi c’è il Milan, che si sta riscoprendo grande grazie al furore di Pippo Inzaghi; c’è la Fiorentina, che vanta l’attacco più forte che le infermerie mondiali abbiano mai visto; c’è il Palermo, che dalla Serie B è risalito pieno di gioielli scintillanti. Infine c’è l’Inter, la più lontana di tutte ma anche quella che promette, a gennaio, di riportare in Serie A il figliol prodigo Cerci.
Di carne al fuoco ce n’è tanta: la Serie A ripartirà dopo le feste, ma la sensazione è che chi ama i campionati mai scontati sia destinato a far festa fino a maggio. Era una vibrazione che ai tifosi italiani mancava dagli anni ’90, quando appunto le sette sorelle regalavano stagioni combattute fino all’ultimo respiro: oggi sembra un po’ che quei tempi siano tornati. Come se in tv i colossi del digitale riproponessero, fra le serie milionarie alla The Walking Dead e House of Cards, l’indimenticata e indimenticabile famiglia allargata di “Otto sotto un tetto”: noi, sotto il tetto della Champions, ne abbiamo addirittura nove.
Gabriele Li Mandri
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