Inserita in Cronaca il 03/12/2014
da REDAZIONE REGIONALE
Il Lions di Castelvetrano tra gli attori sociali della settimana DESS promossa dall’Unesco
Tommaso La Croce: «Necessari programmi formativi-culturali per non vanificare un’eccellente iniziativa sinergica» Castelvetrano (02/12/2014) - Una settimana di attività culturali e formative rivolte alle scuole per celebrare in sinergia con altre associazioni del territorio la “Decima edizione della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile” promossa dal Club Unesco di Castelvetrano-Selinunte e svoltasi dal 24 al 30 novembre scorsi. Ѐ proprio con questo spirito di compartecipazione e in coerenza alle proprie finalità istituzionali che il Lions club di Castelvetrano ha partecipato con propri service al programma delle iniziative promosse dall’Unesco di Castelvetrano con la collaborazione delle sezioni locali di Legambiente, Soat, Corpo Forestale, De.Co., Slow Food e Libera. Nell´ambito di tali attività, il Lions di cui è presidente Tommaso La Croce che già a ottobre scorso aveva promosso un seminario sul tema “Nutrire il mondo preservando il pianeta” nell’Istituto “G. B. Ferrigno”, in particolare ha curato l´incontro "Prodotti biologici e genesi degli Agrumeti" che si è svolto nella Scuola Media Statale "Gennaro Pardo" e, insieme alla Soat di Castelvetrano, il convegno "Lo sviluppo locale e la tutela della Biodiversità" che invece ha avuto luogo nel Liceo Scientifico "Michele Cipolla" e al quale hanno partecipato gli studenti dei tre licei castelvetranesi. «Ancora una volta - ha spiegato il presidente del Lions, Tommaso La Croce – abbiamo deciso di rivolgere le nostre attività ai giovani che rappresentano il futuro e la più importante risorsa per il reale cambiamento della nostra società. Per non vanificare l’azione sinergica portata avanti da tutti gli attori sociali impegnati con propri service nel programma delle iniziative promosse dall’Unesco di Castelvetrano e affinché tali iniziative non restino isolate, è necessario tuttavia che anche le istituzioni pubbliche del territorio, come le scuole e gli enti locali, che hanno proprio dovere di contribuire alla crescita della comunità, facciano la propria parte. Che, nello specifico, si adoperino concretamente affinché le attività formative e culturali promosse in occasione del Dess e incentrate sulle risorse artistiche, storico-culturali ed agroalimentari del nostro territorio siano inserite nell’ambito dei programmi curriculari scolastici quali vere e proprie materie di studio. Solo in questo modo – puntualizza ancora – sarà possibile dare un contributo efficace e concreto alla costruzione di un futuro per i nostri giovani che sia improntato ai valori della sostenibilità ambientale, prospettando al contempo una opportunità di crescita economica, sociale e umana per l’intero territorio».
L’addetto Stampa Antonella Bonsignore
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