Inserita in Cronaca il 01/12/2014
da REDAZIONE REGIONALE
LEGA DIFESA DEL CANE - La replica ufficiale di Ibriwolf alla richiesta di accesso agli atti amministrativi inviata da Lega Nazionale per la Difesa del Cane non risponde ai dubbi dell´associazione
Le perplessità espresse dalla nostra associazione, fra l´altro reputate dai responsabili del progetto caratterizzate da imprecisioni, rimangono invariate rispetto a quanto già affermato in quanto le delucidazioni contenute nel comunicato non forniscono ulteriori elementi ma si limitano a riproporre fedelmente quanto già affermato del sito istituzionale di Ibriwolf.
Proprio da sito istituzionale riportiamo le azioni previste in forma riassuntiva relative il progetto: 1- raccolta di tutti i dati e le informazioni necessarie a caratterizzare gli ibridi e a rilevarne la presenza. 2- rimozione degli ibridi nelle aree di progetto e trasferimento in cattività nelle aree identificate dal progetto. 3- sterilizzazione dei cani vaganti che non risultino registrati all´anagrafe canina in collaborazione con le autorità locali in attuazione della normativa nazionale 281/91 4- confronto con i principali portatori di interesse per la definizione della strategia più efficace per la gestione degli ibridi. 5- svolgimento di una campagna di informazione sul tema degli ibridi e sulle minacce arrecate alla conservazione della fauna selvatica, alla salute pubblica e alle attività produttive. 6- diffusione dei principali risultati scaturiti dal progetto e le esperienze maturate.
Come si recepisce nello stesso comunicato di Ibriwolf, in poco più di tre anni, sono stati catturati due esemplari adulti e una cucciolata di dieci creature di cinque giorni di età, quattro dei quali sono venuti a mancare; più otto cani vaganti consegnati per competenza al canile zonale e all´Asl veterinaria di riferimento in materia di randagismo. In merito alla cucciolata prelevata dagli operatori del progetto, LNDC ribadisce la non condivisione del modus operandi di Ibriwolf, in quanto non ci si spiega la motivazione d´urgenza che ha indotto gli operatori del progetto a prelevare dei soggetti di pochi giorni di vita, modalità seppur autorizzate dal Ministero dell´Ambiente con il parere favorevole dell´Ispra. Escludendo le esigue sessioni di cattura contemplanti pochi esemplari, a Lega del Cane non appare congruo il rapporto fra fondi pubblici erogati (2.296.659 euro) e le attività effettuate, pertanto si ritiene inadeguata la risposta pubblica di Ibriwolf, che d´altro canto vanta nel suo comunicato la caratteristica di trasparenza gestionale. In virtù di quanto affermatosi confida pertanto in una esauriente risposta a norma di legge relativamente la richiesta di accesso agli atti amministrativi che LNDC ribadisce integralmente qui di seguito, avendola già inviata alla Provincia di Grosseto nelle modalità più consone.
´´Lega Nazionale per la Difesa del Cane, in qualità di soggetto portatore di interessi diffusi, richiede copie in carta semplice inerenti ogni singolo emolumento retributivo a beneficio di soggetti fisici, associazioni, enti pubblici e privati nell´ambito del Progetto Ibriwolf, finanziato nell´ambito del programma comunitario ´´Life´´ (scadenza 02/15). La richiesta è finalizzata alla valutazione della sussistenza di garanzie relative al benessere animale´´. Che è quello che interessa più ogni altra cosa a Lega Nazionale per la Difesa del Cane.
Michele Di Leva - Responsabile LNDC Caccia e Fauna selvatica
29 novembre 2014
|
|
|
|
|
|
|