Inserita in Economia il 27/03/2013
da redazione
Affittare, non conviene. Importante un segnale immediato
Bisogna inviare un «segnale immediato» ai locatori e ai conduttori, sulla «sopravvivenza dei contratti a canone concordato». Le associazioni dei proprietari di immobili, Appc, Asppi, Confedilizia e Unioncasa rivolgono una «pressante richiesta» al presidente del Consiglio incaricato, ai partiti e ai gruppi parlamentari, affinchè considerino questo tema fra le questioni urgenti e prioritarie. Questi contratti, si legge in una nota, «costituiscono l’unico strumento esistente per calmierare il mercato a favore degli inquilini più deboli e una opportunità essenziale per i locatori che intendono affittare a condizioni agevolate».
«Fra le numerose situazioni di sofferenza presenti nel Paese, quella che vive il mercato degli affitti -osservano le associazioni- è sicuramente grave e preoccupante, tanto da far venir meno le condizioni minime di convenienza ad affittare». Molti propiretari, infatti, sono «spinti» ad abbandonare la locazione, a causa dell’imposizione fiscale «sempre più aggressiva» e i rischi di morosità degli inquilini che «crescono in maniera esponenziale.
Allo stesso tempo, osservano le organizzazioni, è venuta meno ogni forma di sostegno sociale agli inquilini in difficoltà, spesso esposti doppiamente alla crisi sul fronte del lavoro e della casa«. Rilanciare il mercato dell’affitto, secondo Appc, Asppi, Confedilizia e Unioncasa »costituisce una esigenza sociale prioritaria e una condizione della crescita che, in condizioni diverse, potrebbe essere alimentata dagli investimenti per il recupero di migliaia di abitazioni da destinare all’affitto.
Le risorse impegnate in questa direzione, assicurano le associazioni, sarebbero fortemente compensate dai vantaggi di una minore tensione abitativa che oggi si scarica sui Comuni e dall’impulso che ne deriverebbe per tutto il mercato dell’affitto»
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