Inserita in Cronaca il 30/11/2014
da REDAZIONE REGIONALE
ASSOCIAZIONE ONLUS APNEA PANTELLERIA - Progetto: Un Punto nel Mare – Un Mare di Punti
Ancora una volta a Bruxelles! Presenti al convegno “Don´t fossilize yourself! Towards a new Energy model"
Pantelleria 28 Novembre 2014 – Invitato dall’on. Rosa D’Amato (MEP), Alberto Zaccagni, presidente dell’Associazione Onlus Apnea Pantelleria, è intervenuto, per la seconda volta a Bruxelles, sui problemi relativi alle ricerche d’idrocarburi nel Canale di Sicilia. Il convegno, dal titolo “Don’t fossilize yourself toward a new Energy model”, si è svolto lo scorso 19 novembre, ed è stata un’altra occasione istituzionale per presentare l’aggionamento delle concessioni di ricerche idrocarburi nel Mediterrano, alla luce della recente approvazione dell’art. 38 (Legge 164) cosidetta “Sblocca Italia”. Durante i lavori, Alberto Zaccagni, in qualità di relatore, ha chiesto agli onorevoli presenti che si impegnino per formulare un’interrogazione al Parlamento Europeo, sulle totali divergenze tra l’art. 38 e le direttive europee emesse nel 2013 sulla sicurezza, responsabilità e potenziale economico e tecnico delle società richiedenti le concessioni petrolifere. L’intervento ha inoltre evidenziato che possano sussistere gli estremi per un procedimento di infrazione all’Italia, vista la direttiva vigente (12 giugno 2013/30/eu). “Ringrazio tutti i movimenti, le persone, le associazioni e le amministrazioni che da Pantelleria e Lampedusa – commenta Zaccagni – hanno fatto sentire la propria voce fino a Bruxelles. Avere il sostegno di tanti da la forza di portare avanti questo quinto anno di impegno, per affermare che l’energia futura non può dipendere dal petrolio! Oltre la protesta, le manifestazioni ed il sostegno di tutti, bisogna anche proporre nuovi modelli di sviluppo ed agire a livello istituzionale per modificare le leggi emanate dal governo Renzi e dai governi precedenti; governi che – conclude il Presidente dell’A.O.A.P. – non riescono ad avere una visione di lungo termine nella risoluzione dei problemi”. A questo proposito la dura critica, esposta durante il convegno di Bruxelles ,al libro/studio del prof. Alberto Clò, commissionato a giustificazione dei propri fini da Assomineraria ,sulla compatibilità tra petrolio&gas e turismo ,pesca ed agricoltura(ATP), ha dimostrato quanto fragili e risibili siano le motivazioni per sostenere lo sfruttamento dei fondali offshore e troppo alto il rischio di distruggere la vita del Mediterraneo. In allegato “Comunicato stampa della Source International” Da un anno Alberto Zaccagni e Flaviano Bianchini lavorano insieme per poter presentare un piano economico per dimostrare come il Canale di Sicilia, sfruttato come una miniera, sarebbe invece molto più produttivo se fosse tutelato e “sfruttato” in maniera sostenibile ed a beneficio delle popolazioni e dei territori che su di esso di affacciano.
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