Inserita in Nera il 26/03/2013
da redazione
I Carabinieri mettono in gabbia 3 esperti del furto 745
Li tenevano d’occhio da tempo ma non troppo, forse, da sapere che, alla villa, quella sera, il notaio , ex sindaco ed arbitro di serie A, Salvatore Lombardo non sarebbe mai arrivato. Siamo a Marsala quando, venerdì sera, tre uomini, armati di pistole e travisati da passamontagna, hanno fatto irruzione all’interno della residenza estiva del professionista lilibetano, in località “Bonacerami. Il piano prevedeva di tagliare la rete posteriore della villa, intrufolarsi all’interno della stessa attraverso la dependance e portar via un sostanzioso bottino. Ma tra il dire ed il fare si sono messi di mezzo i Carabinieri. I tre uomini, una volta entrati nella proprietà, avrebbero immobilizzato il custode, un extracomunitario che lavora a casa Lombardo ormai da tempo. Dopo averlo minacciato con le armi e privato del telefonino, l’avrebbero colpito più volte, dopo averlo legato come un salame e perquisito fino a sottrargli la somma di cinquecento euro che l’uomo custodiva nel suo portafogli.
Poi, delusi dal fatto che il notaio non fosse in casa, si sono dati alla fuga. Ed è in quel momento che per loro i minuti iniziavano ad essere contati. Il custode, riuscito a liberarsi dalla stretta delle corde che gli serravano polsi e gambe, è riuscito a raggiungere l’abitazione dei vicini dove è finalmente riuscito a lanciare l’allarme al 112. Sul posto sono immediatamente intervenuti i militari delle stazioni di Paceco e Locogrande per effettuare i rilievi di rito ed ascoltare le testimonianze dettagliate fornite dal custode. I Carabinieri, ha raccontato ieri mattina durante la conferenza stampa il Maggiore Leonardo Acquaro, insieme al Maresciallo Castaldi di Locogrande ed il Maresciallo Conigliaro di Paceco, hanno proceduto a setacciare ogni vicolo o stradina di campagna all’apparenza insignificante fino a scovare, tra venerdì e sabato, i primi due giovani nella zona di Guarrato. E’ lì che veniva notata una Fiat Brava proseguire a fari spenti.
L’auto continuava a procedere tentando di dileguarsi dopo essere stata invitata ad accostarsi dai lampeggianti dei Carabinieri. Inutile il tentativo di fuga dei due giovani interrotto qualche metro dopo dagli stessi militari che proseguivano a perquisire i due passeggeri del mezzo: Morosanu Gabriel, 29enne pregiudicato, e Dura Iliuta, 19enne incensurato, entrambi rumeni ma residenti a Marsala, trovati in possesso di un revolver (rivelatasi poi una riproduzione in metallo), tre passamontagna, delle fascette di plastica utilizzate per immobilizzare le vittime, vari giubbotti nonché diversi piede di porco, torce, mazze, chiavi inglesi, martelli ed altri oggetti atti allo scasso. Mentre i malviventi venivano arrestati e condotti al carcere di San Giuliano, successive ricerche nelle campagne limitrofe facevano rinvenire una scacciacani in metallo con proiettili a salve (la classica Beretta calibro 9) probabilmente lanciata fuori dal finestrino dai due per disfarsi di alcune prove durante il breve inseguimento.
Contemporaneamente in un dove non molto lontano un’altra pattuglia dei Carabinieri impegnata a rastrellare la zona, notava Agate Francesco, 44 anni, pluripregiudicato di Petrosino, che a piedi, in tenuta ginnica, si allontanava per le campagne di Paceco. Anche per lui, ritenuto uno dei complici della rapina, sono scattate, dopo i relativi controlli, le manette. Nessuna certezza che la banda si componesse di sole tre persone e le indagini sono ancora in corso anche per accertare se i soggetti in questione avessero, nel passato, effettuato altre azioni predatorie della stessa tipologia. Il materiale ritrovato, è stato sottoposto a sequestro.
M.A.
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