Inserita in Politica il 21/03/2013
da redazione
Barbera difende Cavarretta
Ninni Barbera, capogruppo di quello che ormai anche altri consiglieri comunali chiamano il “gruppone” denominato Insieme per Trapani, difende a spada tratta la scelta operata dal collega Michele Cavarretta. L’ex arbitro, ex assessore provinciale ed ex Fli, ha scelto nei giorni scorsi di “accasarsi” con Ninni Barbera, Peppe Bianco, Salvuccio Pumo e Pietro Cafarelli dando vita ad un nuovo gruppo consiliare che, di fatto, ha determinato la scomparsa di un altro gruppo: quello del Mir che fa riferimento all’onorevole Paolo Ruggirello. Cavarretta non si è ancora esposto ufficialmente sulle motivazioni che gli hanno suggerito di accettare le avances di Bianco, Pumo e Barbera e malgrado le nostre insistenti telefonate, sia ieri che l’altro ieri non ha alzato la cornetta per rispondere nè a noi, nè alle pesantissime critiche rivoltegli dal suo ex collega di partito, Nicola Tardia, coordinatore provinciale del movimento “NOI per la Sicilia” cofondato proprio da Marrocco pochi giorno dopo la sua fuoriuscita da Fli. In suo soccorso, però, arriva proprio Ninni Barbera: “Michele Cavarretta ha fatto benissimo a scegliere una nuova casa politica in consiglio comunale.
Non si tratta - afferma Barbera - di un salto della quaglia ma di una ponderata riflessione sul futuro stesso della sua attività politica”. Barbera lo dice chiaramente. “Se Cavarretta ha fatto questa scelta la colpa è solo e tutta dell’ex parlamentare regionale Livio Marrocco che possiamo considerare un fallito della politica, visto che non è riuscito nemmeno a far crescere coloro che gli avevano dato credito e voti”. Barbera difende, allo stesso modo e con le stesse motivazioni, anche la scelta di Pietro Cafarelli: “Nel Mir, Pietro era bloccato e non si trovava più bene”. La politica, si sa, è fatta non solo di passione e dedizione alla collettività ma anche di ambizioni ed aspirazioni personali.
Cavarretta e Cafarelli, stando a quello che sostiene Ninni Barbera, adesso possno solo ottenere vantaggi: “a maggior ragione - precisa lo stesso Ninni Barbera - se si pensa che il “gruppone” come lo chiamate voi servirà a dare slancio all’attività amministrativa del sindaco Vito Damiano al quale diamo totale disponibilità nell’individuare i giusti percorsi che possano portare alla realizzazione del progetto amministrativo”. Sia Barbera che Cavarretta e Cafarelli, però, ricordiamo, sono stati eletti in consiglio comunale appoggiando un altro candidato a sindaco: Giuseppe Maurici. “Mi sono pentito praticamente subito di questa scelta - afferma in merito Barbera - e ritengo che abbiano fatto lo stesso diversi altri colleghi consiglieri. C’è da salvare una città, il capoluogo, e la nostra esperienza servirà a limare quelle incongruenze che, possibilmente, per ora sono state individuate nella gestione tecnico-amministrativa della squadra che accompagna il sindaco Damiano”. Si attendono, adesso, le mosse dei dissidenti del Pdl che potrebbero portare ad una suddivisione del gruppo consiliare in due tronconi: i pro Vito Damiano ed i contro.
NB
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