Inserita in Cronaca il 20/03/2013
da redazione
Cresce la fiducia nel Papa e nella Chiesa
Ci voleva Francesco ad avvicinare ancora gli uomini alla casa di Dio, a ridare dignità a quella Chiesa che fino a ieri non era stata proprio così pia e ligia riuscendo a macchiare anche le sue candide vesti. Ci voleva Francesco a donare fiducia a chi l’aveva persa.
E ci voleva poco a conquistare i cristiani: semplicità, sobrietà, naturalezza e Papa Bergoglio c’è riuscito. C’è riuscito andando tra la gente, i bambini, gli ammalati: perché la chiesa è fatta di gente. C’è riuscito scegliendo l’argento a l’oro. C’è riuscito dicendo di volere una chiesa per i poveri.
Ha scelto le scarpe nere a quelle rosse e, non sarà certo una questione di mode ma di modi, di stile, di segni e segnali capaci di fare il miracolo quando la Chiesa rischiava di morire sotto le macerie dei suoi stessi scandali. Pedofilia e affari poco chiari all’interno dello Ior tra le cose spifferate dai corvi che hanno aperto l’inchiesta Vatileaks.
Cose troppo scottanti ed inenarrabili ma che necessitano di risposte, e a volte anche di piccoli gesti cortesi. Una stretta di mano, ad esempio, come quella che Papa Francesco ha dato a Pietro il fratello di Emanuela Orlandi, la ragazzina vaticana scomparsa da trenta lunghi anni.
Intraducibilità che probabilmente hanno portato a stancare Joseph Ratzinger tanto da fargli presentare le dimissioni e lasciare in consegna i segreti dell’inchiesta al suo successore.
Ed è proprio la “custodia” la prima delle quattro parole che ieri hanno brillato nella luminosa e semplice omelia che Papa Francesco ha tenuto nella celebrazione eucaristica di inaugurazione del suo servizio di vescovo di Roma e pastore del mondo.
Le altre sono state tenerezza, servizio, speranza.
A confermare il successo che il Papa ha riscosso sull’opinione pubblica è il sondaggio condotto dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis su un campione di 802 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, fascia d’età ed area geografica di residenza.
Il nuovo Pontefice conquista già la fiducia dell’83% degli italiani: un dato che – secondo l’indagine condotta dall’Istituto Demopolis – cresce al 95% tra i cattolici e supera il 60% nel segmento composto da non cattolici e non credenti.
Elemento, quest’ultimo, con un solo precedente negli anni più intensi del Pontificato di Giovanni Paolo II.«A colpire maggiormente cristiani e non credenti – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – contribuiscono la semplicità del nuovo Papa, la spontaneità e il linguaggio vicino alla gente, evidenziati da oltre i due terzi degli italiani intervistati. Ma incide significativamente, per il 65%, anche l’attenzione mostrata nelle sue prime parole verso i più deboli».
Più di otto italiani su dieci apprezzano la scelta, per la prima volta nella storia, del nome “Francesco”.
E la conferma viene dalle parole del Pontefice fino ad oggi maggiormente apprezzate dai cittadini: «Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!»…
Questi alcuni dei dati dell’indagine sugli italiani ed il nuovo Papa, realizzata dall’Istituto Demopolis e che sarà pubblicata sul prossimo numero del settimanale Famiglia Cristiana.
«I primi giorni di Pontificato - sostiene Pietro Vento - stanno già incidendo sul difficile rapporto tra opinione pubblica e Chiesa Cattolica: dopo un periodo di crisi che aveva ridotto negli ultimi mesi al 47% la fiducia degli italiani nella Chiesa, il dato rilevato da Demopolis si attesta oggi al 62%.
Con una crescita di 15 punti: frutto, indubbiamente, dei primi messaggi e dell’emozione suscitata dal nuovo Papa argentino». Ripensando alle “dimissioni” di Benedetto XIV, i due terzi degli italiani sono sempre più convinti che il suo sia stato un atto coraggioso e rivoluzionario per la storia della Chiesa.
Ma crescono adesso le aspettative verso il nuovo Pontificato: se il 27% appare comunque scettico, quasi sei intervistati su dieci ritengono che Papa Francesco contribuirà ad un profondo rinnovamento della Chiesa. Una convinzione di cui appaiono certi oltre i tre quarti dei cattolici praticanti italiani.
Marina Angelo
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