Inserita in Cultura il 28/10/2014
da redazione
PINO CUTTAJA - PER LE SCALE DI SICILIA. PROFUMI, SAPORI, RACCONTI, MEMORIA
Racconti di Francesco Lauricella | Prefazione di Marco Bolasco | Fotografie di Davide Dutto Giunti Editore | 288 pagine | 35 euro | In libreria da mercoledì 29 ottobre 2014 “C’è un ingrediente che non manca mai nei miei piatti e che consente di riconoscerli. Il mio ingrediente segreto è la memoria. Ognuno dei miei piatti contiene almeno un pizzico di memoria. Ognuno dei miei piatti, con la sua semplicità, prova a raccontare una storia”. Pino Cuttaia È un libro dello chef siciliano Pino Cuttaia a inaugurare la direzione scientifica dell’enogastronomia Giunti da parte di Marco Bolasco. Per le scale di Sicilia è la narrazione in forma verbale e fotografica dell’esperienza umana e professionale del cuoco che da Licata è riuscito ad attirare l’attenzione della critica gastronomica più qualificata, raggiungendo le due Stelle Michelin con il suo ristorante La Madia. Nel cuore del profondo Sud, sulla costa che guarda il Canale di Sicilia, fra il barocco ragusano e i templi di Agrigento Pino Cuttaia propone una cucina di altissimo valore, che attinge alle radici antiche di questi luoghi. Nascono, le sue creazioni, dalla memoria di una Sicilia in bianco e nero nutrita dei ricordi d’infanzia, di una cultura popolare che intreccia istintivamente terra e mare, il mondo dei pescatori e quello dei contadini: profumi, sapori, gesti perduti nel tempo ma che è facile ritrovare dietro ognuno dei suoi piatti. Piatti indissolubilmente legati alla tradizione, resi unici dall’ingrediente segreto della memoria unito a una forte impronta creativa e a una capacità tecnica sorprendente. Il libro che Giunti gli dedica, il primo per lui, è in piena sintonia con questa sensibilità, un volume particolare che rinnova la formula della monografia d’alta cucina. Alla presentazione delle ricette si affiancano racconti e appunti dello chef, una narrazione valorizzata da emozionanti fotografie di paesaggi, luoghi, persone, mestieri… alternate ad altre che svelano la personalità dello chef e a quelle che illustrano l’attività frenetica nella piccola cucina de La Madia. Ne emergono il ritratto di un vero protagonista della scena gastronomica internazionale e la (ri)scoperta di un territorio di grandissima bellezza e autenticità. "Volevamo raccontare un´altra storia: quella di un cuoco che interpreta il proprio contesto dando voce attraverso di s´ a tutti coloro che fanno parte della sua cucina, a vario titolo” commenta Marco Bolasco. “Quella di Pino Cuttaia è una storia esemplare è bellissima: una Sicilia di gesti, di terra e di vita. Siamo felici di poter aprire un nuovo sguardo sull´enogastronomia, in Giunti, partendo da Sud con questo progetto che è più di un semplice libro". Pino Cuttaia 46 anni e tre figli, ha aperto La Madia a Licata (Agrigento) insieme alla moglie Loredana nel 2000. Con il suo ristorante ha conquistato i più importanti riconoscimenti da parte delle più prestigiose guide gastronomiche. Nel 2005 è il Giovane dell’Anno per la Guida dei Ristoranti d’Italia L’Espresso, nel 2006 riceve la Stella Michelin, nel 2008 conquista le Tre forchette del Gambero Rosso e i Tre cappelli della guida L’Espresso. Nel 2009 riceve la seconda Stella Michelin. Dal 2009 è fra i Cinque Baci della guida Bibenda dell’AIS. Nel 2010 viene premiato da Altissimo Ceto per il Pranzo dell’anno. Dal 2011 è fra i ristoranti Due Medaglie della guida Touring. Nel 2012 vince il Trofeo Galvanina come Chef dell’anno.Nel 2013 riceve il Premio Pommery Piatto dell’anno con la Nuvola di mozzarella per la Guida Ristoranti de L’Espresso. Per il Golosario è il “Cuoco dell’anno”. Nel 2014 il suo Uovo di Seppia è il piatto simbolo della decima edizione di Identità Golose. http://www.ristorantelamadia.it/ Davide Dutto Vive in Piemonte, dove è nato nel 1961. Fotografo professionista dal 1982, si muove in bilico tra arte e mestiere attraverso innumerevoli territori della fotografia. Le sue immagini raccontano vite che passano dal circo di strada ai pescatori siciliani, dai cuochi ai produttori di olio e vino, dai conventi alle carceri italiane, partendo sempre dalle cucine. Nelle celle di numerosi carceri italiani ha raccontato e racconta con le sue immagini storie di vita vissute ai margini, organizzando workshop di food e fotografia nei quali chef stellati e detenuti si incontrano tra fornelli e macchine fotografiche: nasce così nel 2009 l´associazione Culturale Sapori Reclusi (www.saporireclusi.org). Nel 2008 fonda una piccola casa editrice, Cibele, che pubblica libri legati al cibo e al lavoro dell´uomo. Francesco Lauricella 40 anni, siciliano, vive fra la Sicilia e Roma inseguendo le sue due grandi passioni: la politica e la cucina. Esperto di comunicazione e marketing, cura l’immagine e la comunicazione di politici, ma anche di chef, ristoranti e aziende di vino. Per YESnews.it, di cui è fondatore, scrive di vini, ristoranti e viaggi. http://www.yesnews.it Ufficio Stampa Giunti Editore, Silvia Ferrari
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