Inserita in Cultura il 24/10/2014
da redazione
TRAPANI - PRESENTAZIONE DEL LIBRO -LEVANZO. MEDITERRANEO-
SABATO POMERIGGIO, INVECE, SIETE INVITATI NEGLI STESSI LOCALI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LEVANZO. MEDITERRANEO", dalle 17:00 alle 19:00 AL MUSEO PEPOLI (ingresso dalla Villa Pepoli)
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INVITO POMERIDIANO alla presentazione del libro "Levanzo. Mediterraneo" del Prof. Girolamo Lo Verso, ediz. Magenes (sett. 2014).
ITERVENGONO:
- Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare della Regione Sicilia (ha scritto la prefazione)
- Ninni Ravazza scrittore e appassionato di subacquea
- Nicola Pollina per Libera Trapani
MODERA: Dott.ssa Cecilia Giordano , Ricercatrice Università degli Studi di Palermo.
Aula Didattica del Museo Regionale "Agostino Pepoli" di Trapani(INGRESSO DALLA VILLA PEPOLI)
DALLE 17:00 ALLE 19:00 INGRESSO LIBERO
SUL LIBRO:
Girolamo Lo Verso è conosciuto per avere contribuito con molti volumi allo sviluppo della psicoterapia, della gruppoanalisi soggettuale, della psicologia del fenomeno mafioso. È questo, invece, il secondo volume in cui parla di mare. L’immersione subacquea, anche semiprofessionale è stata, infatti, un grande amore della sua vita e della sua giovinezza ed il Mediterraneo e le sue isole, sopra e sotto il mare, è la sua vera patria dell’anima. Nella maturità, dopo molte esplorazioni e due grandi amori, Linosa e San Vito Lo Capo, è approdato, portato dalle onde, a Levanzo, 5 km quadrati, di fronte a Trapani. Da qui si vedono un’infinità di miti: la punta di Monte Cofano, Erice, le Saline, Mozia, Marsala, Favignana, Marettimo.
Il testo, assai agile anche se intenso, prende le mosse da una piccola, ma fastidiosa, operazione che impedisce all’autore, per la seconda volta nella sua vita, di andare a mare d’estate. Questo porta a lunghe esplorazioni dell’isola, delle sue pinete, delle sue coste, dei suoi incredibili panorami, dei luoghi mitici di cui si diceva. Ciò consente all’autore, e a noi con lui, di pensare alla vita ed alla morte, alla bellezza e alla sofferenza, alla libertà ed alla speranza. Senza nascondersi che nel mondo c’è stato anche il Sant’Uffizio declinato in tante forme: nazismo, stalinismo, mafiosità varie. E che, però, in compenso Papa Francesco getta a Lampedusa una corona di fiori nel mare per ricordare il dolore dei migranti. Camminare all’alba in un isola consente di “capire” i colori della terra e del mare.
Si parla, quindi, di meraviglie e miti della vita, dell’amore, del coraggio e dell’avventura ed insieme di bruttezza, paure e miserie, cattiverie e dolore. Si parla di luoghi meravigliosi ed insieme di rimpianti, ricordi, ferite, ecc. Insomma, si parla di cose che forse può valere la pena di leggere, magari senza annoiarsi.
P.S. il libro si arricchisce di alcuni contributi significativi. La prefazione è di Sebastiano Tusa, archeologo, sovrintendente del mare, profondo conoscitore del Mediterraneo e delle isole, massimo studioso, oltreché di Pantelleria, della grotta del Genovese e della battaglia delle Egadi. Temi su cui ha scritto un importante testo scientifico che si chiama, appunto, “Levanzo”. La prima post-fazione è di Ninni Ravazza che condivide con l’autore la passione di una vita per ciò che è sotto e sopra il mare.
FONTE: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=554140974704916&id=338062896312726
PER INFORMAZIONI: contattare Nicola Pollina per e-mail: pollinanicola@gmail.com
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