Inserita in Politica il 13/03/2013
da redazione
Sommovimenti consiliari
Tentativi di rimodulazione in corso, dalle parti del Comune di Trapani. Anzi, meglio dire dalle parti di Palazzo Cavarretta sede del consiglio comunale del capoluogo.
I gruppi consiliari potrebbero subire una sostanziale modifica a breve con innesti e fuoriuscite che cambierebbero, quasi radicalmente, il volto di maggioranza ed opposizione.
Alcuni abboccamenti ed alcuni accordi sotterranei sono già stati ratificati nelle segreterie politiche, altri invece sono ancora in itinere. L’opera di maquillage interessa soprattutto tre fazioni politiche: il Pdl, i Riformisti e gli autonomisti di Peppe Bianco.
Pdl - Possibile una scissione in due tronconi. Il primo, quello più che ufficiale che fa capo al senatore d’Alì, pare sia riuscito a recuperare il discolo Peppe Guaiana
mentre non ci sarebbe più niente da fare con l’altro discolo Francesco Salone, oramai sempre più spina nel fianco del sindaco Damiano.
Salone sarebbe in procinto di creare un suo filone consiliare autonomo coinvolgendo nel progetto il dottor Giovanni Vassallo (anch’egli Pdl) e il fuoriuscito da
Fli, Francesco Guarnotta.
Riformisti - Che ci faceva ieri mattina a Palermo, nella segreteria dell’onorevole Nino Oddo, il consigliere Domenico Ferrante?
C’è andato con l’avallo del collega Nino Bianco (quindi con la benedizione di Matteo Angileri) o è una sua decisione autonoma?
La domanda avrà presto una risposta, potete contarci. I socialisti- riformisti, è notorio, provano a rimpinguare il gruppo consiliare (per ora composto da tre elementi grazie all’adesione tecnica di Tiziana Carpitella) e oltre a Ferrante stanno provando a far rientrare nel gruppo Silvio Mangano.
Da tre, così, diventerebbero cinque. Sempre ammesso che l’attuale capogruppo Francesco Briale voglia, poi, continuare a farne parte.
Movimento Popolare Trapanese - Il presidente del consiglio comunale figura come super partes ma è a tutti nota la sua militanza nel gruppo autonomista che annnovera Salvuccio Pumo e Ninni Barbera. I tre provano da tempo ad avere un ruolo più consistente dal punto dei vista di numeri, in aula, e pare stiano valutando l’allargamento del gruppo coinvolgendo Pietro Cafarelli (che quindi lascerebbe il MIR di Paolo Ruggirello) e l’ex arbitro Michele Cavarretta (fuoriuscito da FLI). Se per Cafarelli, però, la questione passaggio sembra imminente, per Cavarretta le dinamiche inciampano sugli altri competitors interessati ad averlo con loro: su tutti ci sono, guarda un po’, i Ruggirelliani del Mir che, consapevoli di essere in procinto di perdere Cafarelli, provano a mantenere il gruppo operativo.
Nick Giarratano, inoltre, sembra essere un bocconcino appetitoso e diversi gruppi in aula lo stanno corteggiando per poterlo annoverare. Lui, politico d’esperienza,
sembra nicchiare. Quanto meno per ora.
In mezzo a tutto questo ci sono i giochi per l’ATM (l’azienda dei trasporti), la rimodulazione degli assessorati nella giunta del sindaco Vito Damiano, e i posizionamenti in vista delle prossime amministrative in provincia.
N.B.
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