Inserita in Politica il 26/09/2014
da Direttore
Confiscati beni alla sorella e al cognato di Matteo Messina Denaro
Nuova confisca della Dia ( Direzione investigativa antimafia) al boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. La Direzione Investigativa Antimafia di Palermo ha confiscato beni per centinaia di migliaia di euro intestati alla sorella del capo mafia latitante, Anna Patrizia, 44 anni, ed al marito di questa, Vincenzo Panicola, 44 anni, entrambi detenuti per associazione mafiosa. Il provvedimento di confisca segue il decreto di sequestro, emesso a carico di Panicola nel gennaio 2013. La relativa proposta di applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale nei confronti dell’indiziato mafioso era stata avanzata dal Procuratore della Repubblica di Palermo, avvalendosi delle indagini patrimoniali delegate alla Sezione Operativa Dia di Trapani. Nel quadro delle attività istituzionali tese all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, la Dia con la confisca, “prosegue l’ampia strategia di indebolimento della potenza economica, attraverso la rescissione dei suoi canali di finanziamento, e di isolamento del capo mafia latitante di Castelvetrano”, spiegano dalla Dia. Vincenzo Panicola, imprenditore di Castelvetrano, prima della sua detenzione, ha operato nei settori della manutenzione di impianti di produzione, installazione, distribuzione e utilizzo dell’energia elettrica; delle costruzioni edili e stradali; dei lavori di pulizia in genere. Con la società Vieffegi service SrL, oggetto anch’essa della confisca, Panicola prestava la sua attività di pulizia all’interno del Centro Commerciale “Belicittà” di Castelvetrano, appartenente al gruppo imprenditoriale della holding “Gruppo 6GDO Srl” del noto imprenditore di Castelvetrano Giuseppe Grigoli, condannato in primo e secondo grado per concorso in associazione mafiosa.
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