Inserita in Un caffè con... il 22/09/2014
da Direttore
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Abbattere i Potenti di interesse privato nelle Istituzioni. La corsa (legale) al risparmio sulle gabelle in Italia è iniziata con il trasformare la cooperative in aziende fiscalmente protette (non aggiungo altro, chi vuole si documenti) con la giustificazione, troppo spesso usata come paravento, della solidarietà; oggi le associazioni di volontariato oneste pagano lo scotto di chi usa i benefit, giustamente concessi a chi sostituisce lo Stato nelle situazioni di emergenza, per fare lucro alla faccia dei professionisti onesti che pagano le tasse e sostengono silenziosamente la beneficenza a proprie spese. ANAS è tra queste associazioni che opera silenziosamente e onestamente all’interno di una realtà che vede costituite in Sistema altre Associazioni che, col benestare delle Agenzie di Stato, fanno man bassa di soldi pubblici; che si gridi allo scandalo, quando lo si scopre, ci vede d’accordo totalmente, ma che venga colpita la parte sana del Sistema No-Profit, vuoi con tasse inique come la TARI, vuoi con il disconoscimento, pur avendone i titoli, delle Agenzie di Stato, AGEA in testa, del diritto al sostegno finanziario alle Associazioni benefiche laiche, dimostra come non si possa attribuire ad un semplice impiegato l’onere di porre ostacoli ingiustificati, ma che dietro alle decisioni inspiegabili ci sta un sistema burocratico, tanto radicato quanto marcio, che andrebbe smantellato ma che nessuno ha il coraggio di toccare. Ora non si parli di snellire la burocrazia se non si ha prima il coraggio di smantellare i potentati! Caro Presidente le tue parole sono belle, ma di belle parole, dalle Sirene di Ulisse in poi, ne abbiamo digerite tante, ed aspettiamo i fatti! Abbattere i potentati di interesse privato nelle Istituzioni vuol dire dare un colpo mortale alle associazioni criminali, di cui la Mafia, che cercate nelle campagne, è solo una pietosa copertura.
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