Inserita in Salute il 06/03/2013
da redazione
Asma in agguato con l’arrivo della primavera
L'asma colpisce 3,7 milioni di italiani, che vedono con preoccupazione l'arrivo della primavera. Questa è la stagione incubo per i pazienti, perchè i pollini provocano riniti allergiche che, nell'80% dei casi, portano all'attacco d'asma. Con conseguenze importanti sulla qualità di vita e con pesanti riflessi economici: fra accesso al pronto soccorso, giorni di lavoro persi, visite mediche di controllo ed extra si toccano i 1.500 euro di costi. Ma la terapia contro l'asma oggi si rinnova.
I farmaci sono quelli già in uso, ma utilizzati in maniera diversa: non più solo come mantenimento, ma anche al momento del bisogno. È questa la 'via italiana' al problema asma, riconosciuta a livello mondiale: il 4 marzo i risultati di un importante lavoro scientifico 'tricolore' sono stati pubblicati su 'Lancet Respiratory Medicine'. Studiosi italiani hanno dunque provato che l'associazione fissa beclometasone-formoterolo in formulazione spray extrafine, indicata nel trattamento regolare dell'asma, quando l'impiego è appropriato può essere somministrata con successo anche ai primi sintomi di una crisi, evitando un ulteriore peggioramento.
E ora questo nuovo approccio terapeutico potrà essere adottato dalla comunità medica. Molte spese saranno evitabili con questo sistema, che permette un miglior controllo dell'asma e, di conseguenza, significativi risparmi per riduzione dei ricoveri e delle altre complicanze. Sono questi i risultati di uno studio multinazionale a regia italiana condotto in 183 centri di 14 Nazioni europee. «Il nostro Paese ha tracciato la strada per contrastare una patologia che colpisce 150 milioni di persone nel mondo - spiega Leonardo Fabbri, direttore della Clinica di Malattie respiratorie dell'Università di Modena-Reggio Emilia - utilizzando anche al bisogno la terapia con beclometasone e formoterolo in formulazione extrafine riduciamo del 36% le riacutizzazioni e di un terzo i ricoveri ospedalieri».
L'asma è una patologia in continua crescita. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità i nuovi casi aumentano del 50% ogni 10 anni. «Proprio per rispondere alle esigenze dei malati abbiamo coordinato uno studio internazionale su oltre 1.700 pazienti, che ha visto le eccellenze italiane in prima linea - aggiunge Alberto Papi, direttore della Clinica di Malattie respiratorie dell'Università di Ferrara - siamo giunti a queste conclusioni grazie anche al coinvolgimento diretto di un'azienda leader nella ricerca sull'asma come Chiesi Farmaceutici, seguendo un solido ragionamento fisiopatologico: la combinazione di broncodilatatore e steroide inalatorio, normalmente utilizzata come trattamento di fondo, si è rivelata utile anche per inibire le altre componenti del processo patologico. Siamo riusciti così a spegnere le riacutizzazioni, naturalmente a patto di assicurare un adeguato rispetto della terapia».
Il farmaco, approvato dall'Aifa, è già disponibile in farmacia in fascia A. «Data la sua natura cronica - commenta Stefano Petruzzelli, Chief Medical Officer Ricerca e Sviluppo della Chiesi Farmaceutici - l'asma richiede un controllo prolungato nel tempo e la possibilità di intervenire in maniera efficace e rapida in caso di insorgenza dei sintomi. La formulazione spray 'extrafinè di beclometasone dipropionato e formoterolo in combinazione fissa garantisce questi risultati perchè associa alla facilità di utilizzo una notevole efficacia clinica».
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