Inserita in Politica il 05/03/2013
da redazione
La riforma Crocetta rilancia la «Grande Erice»
«Quando nell’aprile del 2012 venne lanciata la proposta, alla luce dell’art. 15 del nostro Statuto autonomista, di realizzare un libero consorzio tra i comuni ericini a molti sarà sembrata un’iniziativa velleitaria. A distanza di circa un anno la riforma della Regione siciliana, che di fatto abolisce le nove province, non solo ne rilancia complessivamente il progetto politico, ma pone le basi affinché diventi effettivamente una realtà».
Recita così il comunicato inviato dall’Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici. Un accento ed un avvertenza «Sta adesso alla politica del territorio non lasciarsi sfuggire questa importante occasione di rilancio, abbinando il dato identitario (la matrice ericina) con la possibilità di offrire ai cittadini servizi migliori a costi contenuti».
Realizzare adesso la «Grande Erice» appare veramente a portata di mano e «il dibattito che si è sviluppato in questi mesi ci porta ad essere fortemente ottimisti, che, non solo le classi dirigenti, ma anche le popolazioni siano pronte a proiettarsi in questa nuova ed affascinante avventura. Del resto ormai possiamo confermare che, alle prossime elezioni amministrative del 26-27 maggio, ci saranno quattro candidati a Sindaco (Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo e Valderice) che hanno sposato il progetto per la «Grande Erice» e che nelle liste a loro sostegno verrà riportata la stessa dicitura. Ed è la prima volta che ciò accadde nella storia. Come dire forse stavolta le cose possono cambiare per davvero»
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