Inserita in Un caffè con... il 12/05/2014
da Direttore
Ninni D´Aguanno
ANIEM: FATTI EXPO DIMOSTRANO L’INADEGUATEZZA DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE GARE Ninni D’Aguanno: “E’ arrivato il momento di cambiare le “regole del gioco” sulla selezione delle imprese che partecipano agli appalti pubblici” “Gravissimo quanto emerso ieri intorno all’Expo”, così Ninni D’Aguanno, Presidente dell’Aniem Sicilia – Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere, aderente a Confimi Impresa - sollecita un’immediata modifica in fase di conversione del D.L. n.66/2014. E aggiunge: “Ancora una volta la magistratura deve sopperire ai vuoti lasciati dalla politica”. “Per fortuna, – dichiara D’Aguanno – almeno in questo caso, c’è stato un intervento che impedisce alla concorrenza sleale di sconfiggere le imprese sane. “Non possiamo però pensare che la salvaguardia del sistema sia interamente e unicamente delegabile alla magistratura. La politica deve avere come priorità la valutazione vera del sistema di qualificazione delle imprese e degli imprenditori, attraverso una controllo attento dei lavori eseguiti dalle aziende”. “E’ urgente, quindi, - prosegue il Presidente di Aniem Sicilia – una riforma strutturale del sistema di qualificazione che responsabilizzi la stazione appaltante e le imprese eliminando albi, società di attestazione e ogni altra forma di intermediazione”. Un rapporto diretto tra aziende e ente appaltante. Una qualificazione quindi dinamica svolta gara per gara. Un sistema quindi che preveda una verifica rigorosa sui soggetti affidatari della gara molto più di oggi. “E’ arrivato il momento – conclude Ninni D’Aguanno- di cambiare le “regole del gioco” sulla selezione delle imprese che partecipano agli appalti pubblici”.
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