Inserita in Gusto il 27/02/2013
da redazione
Prezzemolo: I Gogosci di Gica Nita
Lo dice la storia, lo favorisce la nostra posizione, lo gridano addirittura i quattro venti: la nostra regione è da sempre accogliente e pronta ad ospitare nuove etnie. Culture che si mescolano al quelle già esistenti ed ibride, senza paura di esistere, fare, crescere. Un passaggio interculturale che non passa inosservato neanche a tavola dove, da sempre, ci si siede insieme all’amico straniero per assaggiare e far assaggiare. Una comunione di beni e pietanze che avviene anche a Trapani con vecchie e nuove culture che da tempo, ormai, popolano la nostra città e la sua periferia. Non più solo fratelli africani ma anche romeni, polacchi, sloveni o cinesi, iniziano ad arrivare in cerca di fortuna o semplicemente di una nuova vita che spesso iniziano a casa nostra magari mentre si prendono cura dei nostri cari.
Una rivoluzione culturale importante e, sempre più spesso, gustosa. Le cucine delle diverse case trapanesi dove queste persone risiedono restano aperte anche per nuove contaminazioni. A quelle, infatti, ci siamo abituate basti solo pensare ad un piatto per tutti: il cous cous. Oggi, invece, Prezzemolo propone una tipica ricetta rumena. La cucina romena è molto gustosa e ricca, offre sapori molto decisi, diversi da quelli mediterranei ma soprattutto è molto attenta ai prodotti.
Famosa per le zuppe, ma anche per le carni ed il pesce, l’attenzione è da sempre puntata all’agricoltura tanto che all'edizione 2013 del BioFach, salone mondiale dei prodotti biologici in corso a Norimberga, la Romania è al primo posto per i prodotti bio il cui mercato ha un numero crescente di fattorie biologiche certificate che, secondo i dati dell'associazione "Bio Romania", negli ultimi due anni è triplicato fino a raggiungere le 9.800 unità.
A suggerirci una delle tante specialità culinarie del paese è la signora Gica Nita, sposata con un trapanese e madre di 4 figli. Gica Nita ci propone i Gogosci, delle frittelle molto gustose. Ingredienti: 1 chilo di farina “00”, 7 uova, un cucchiaio di zucchero per ogni uovo utilizzato, un pizzico di sale, 1 cubetto di lievito di birra, 1 litro di latte, scorza di limone grattugiata, olio di semi. In una terriva iniziare a lavorare le uova con lo zucchero mescolando dall’alto verso il basso.
Quando il composto inizia ad essere bene amalgamato aggiungere, un po’ alla volta, la farina, il latte ed il lievito (precedentemente fatto sciogliere con un po’ di latte caldo in una tazza) e la scorza di limone continuando a lavorare l’impasto. Quando il composto avrà raggiunto una buona consistenza (non dovrà essere né troppo duro né troppo morbido), lasciatelo riposare. Quando la pasta sarà lievitata, stendetela fino a raggiungere una sfoglia alta circa un centimetro e con un bicchiere o un taglia pasta, tagliate tante cerchi 8° date la forma che preferite).
Accendete il fuoco ed adagiate una padella per riscaldare l’olio e, una volta caldo, procedete con la frittura delle frittelle. Quando saranno dorate, appoggiatele nella carta assorbente poi spolverate con dello zucchero a velo. In Romania queste frittelle sono ottime anche farcite con marmellata oppure con ricotta, nutella o crema. Invia le tue ricette a redazione@trapaniok.it
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