Inserita in Cronaca il 29/04/2014
da Michele Caltagirone
La Uil a 360 gradi sul mondo della scuola
Giuseppe Termini è stato confermato segretario generale Uil Scuola Trapani. Quarantotto anni, di Partanna, sposato, è dirigente scolastico del 6° Circolo didattico di Trapani. E´ stato eletto ieri nel corso del 13° congresso territoriale di categoria "Il valore dell’istruzione negli anni della crisi" che si è svolto all’Istituto Alberghiero di Erice. Sono stati chiamati, inoltre, a far parte della segreteria Uil Scuola Trapani Stefano Anselmi, Adelaide De Marco, Fulvio Marino e Salvatore Pipitone. I lavori congressuali sono stati presieduti dal segretario generale Uil Trapani Eugenio Tumbarello. Presenti, fra gli altri il presidente nazionale Caf Uil Giovanni Angileri e il segretario generale Uil Scuola Sicilia Vincenzo Granato. "La crisi - è stato ribadito dagli esponenti sindacali - ha avuto un notevole impatto anche sul mondo della scuola. Nella provincia di Trapani dal 2009 al 2013 si è passati da 104 a 83 scuole autonome e da circa 9.600 a 7.680 addetti in organico di diritto. Una diminuzione di circa 2000 posti di lavoro. I tagli lineari che hanno colpito la scuola, almeno dal 2006 ad oggi, sono le vere cause dell´aggravio dei problemi che affliggono la scuola italiana e della perdita di un lavoro seppure instabile per centinaia di migliaia di lavoratori, i cosiddetti precari storici. Il Sindacato non può pensare di chiamarsi fuori e di limitarsi ad elencare le responsabilità della politica; deve rappresentare i lavoratori, stargli vicino , farli sentire meno soli ed agire per la loro tutela. Il nostro modo di essere sindacato è quello di guardare alle proposte realistiche e concrete, senza spunti di demagogia, mirate alla soluzione dei problemi e non allo scontro fine a se stesso o per posizioni politiche precostituite. Questi gli obiettivi che nell’immediato riteniamo irrinunciabili: assicurare un’adeguata consistenza delle dotazioni organiche, commisurate al reale fabbisogno derivante dalle iscrizioni, fermo restando che ulteriori riduzioni sarebbero insostenibili dopo quelle, drastiche, operate nel triennio 2009-2011; dare continuità al processo di stabilizzazione avviato con l’intesa del 2011 sul piano triennale di assunzioni, riprendendone con coerenza obiettivi e criteri, per favorire una gestione ottimale delle risorse professionali operanti nel sistema, dare risposta alle giuste attese dei lavoratori e ridurre le ragioni di contenzioso che una troppo alta percentuale di lavoro precario inevitabilmente genera; rilanciare il ruolo della contrattazione, attuando le Intese del febbraio 2011 e del maggio 2012 per la messa a punto di un nuovo modello di relazioni sindacali che riconosca il ruolo negoziale e le prerogative delle RSU nei luoghi di lavoro".
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