Inserita in Politica il 25/03/2025
da ALESSANDRA GIANNOLA
SENZA SMARTPHONE, IN ASCOLTO DELLA NATURA NEL BELÌCE PRIMA ESPERIENZA AMBIENTALE PER RAGAZZI DELLA VALLE
Un’esperienza sensoriale e benefica per corpo e mente: rimanere alcune ore lontano dagli smartphone davanti ai quali si sta per troppe ore durante la giornata, e vivere a contatto con la natura «che ci fa stare bene, praticando così attività per contrastare la sovraesposizione agli schermi di smartphone e tablet». Nella Valle del Belìce, grazie a un finanziamento del Gal (20 mila euro), è iniziato il ciclo di 4 incontri della Scuola ambientale belicina, condotta da Gaspare Armato, psicologo-psicoterapeuta cognitivista, conduttore di Medicina forestale, che nel 2019 ha seguito un master in futuro vegetale con Stefano Mancuso, neuroscienziato e docente presso l’Università di Firenze. Insieme ad Armato c’è la psicologa-psicoterapeuta Fiorella Galullo, esperta in psicologia della salute e biofeedback. L’esperienza – la prima del genere nella Valle del Belìce – è offerta gratuitamente ai ragazzi della Valle con un’età compresa tra i 18 ai 25 anni e si svolge in contrada Pianotta/Magaggiaro nel territorio di Montevago. Armato ha avuto donato dai genitori un vecchio terreno incolto di 3 ettari e l’ha trasformato in un giardino di macchia mediterranea, piantando 650 piante. Il vecchio rudere l’ha trasformato in ritrovo didattico. Il primo incontro si è svolto sabato scorso, con la partecipazione di 7 ragazzi ed è durato sette ore: «Siamo partiti dal Kepos, lo spazio dedicato alla macchia mediterranea – racconta Gaspare Armato – e poi siamo andati nel bosco Magaggiaro. All’inizio vengono rilevati alcuni parametri (saturazione, pressione, stato d’ansia), poi avviene un momento di conoscenza del gruppo e si inizia l’esperienza conoscendo la funzione cognitiva delle piante, le linee teoriche della psicologia ambientale e della medicina forestale». Lungo il cammino si scoprono le configurazioni delle piante, si respirano aromi e si vive una dimensione straordinaria: «è scientificamente provato che si hanno benefici su tutti i fronti – spiega Gaspare Armato – quello che facciamo non è al fine di una ricerca accademica ma un’attività mirata alla “normalizzazione” dei parametri psico-fisiologici delle persone, che vengono rilevati prima e dopo l’esperienza. Insomma per garantire un maggiore benessere». Gli altri tre incontri del ciclo promosso insieme al Gal, sono in programma il 22 e 29 marzo e il 3 maggio. È anche previsto un seminario finale. Informazioni e prenotazioni gratuite: 3492581206. «Quest’attività dimostra che la Valle del Belìce si presta anche ad esperienze innovative di sviluppo sostenibile, di socialità e di rapporto con la natura. Esperienze che aiutano la qualità della vita di chi abita nel Belìce, ma possono, perché no, diventare anche opportunità di incoming turistico per coloro che vogliono allontanarsi dalle grandi città», spiega Alessandro La Grassa, direttore del Gal “Valle del Belìce”.
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