Inserita in Tempo libero il 24/10/2024
da Patrizia Carcagno
Dopo Giardini-Naxos il Festival Ierofanie arriva al parco archeologico di Segesta: in programma tre concerti d’eccezione al Tempio e un laboratorio di danza
Dopo la prima fase che si è svolta al Parco Archeologico di Naxos, il Festival “Ierofanie” arriva al Parco Archeologico di Segesta, dove dal 25 al 27 ottobre è in programma un ricco cartellone, che propone un laboratorio di danza e tre suggestivi concerti, con sonorità fra world music, musica popolare e ritmi legati al sacro.
Il Festival, con la direzione artistica di Claudio Collovà, il coordinamento degli incontri culturali di Fulvia Toscano, la produzione esecutiva e l’organizzazione di Francesco Panasci per Panastudio productions, promosso dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è nato da un’idea di Fulvia Toscano condivisa con gli stessi Claudio Collovà e Francesco Panasci. Gli spettacoli sono ad ingresso libero, così come i laboratori fino a esaurimento posti.
Si comincia venerdì 25 ottobre, alle 19,30, al Tempio di Segesta, con il primo appuntamento in cartellone: il concerto “Battiti e respiri” di Davide Campisi (voce e tamburi) e Salvo Compagno (voce, tamburi e percussioni). Ingresso libero.
Il concerto, scritto ed eseguito dal duo CampisiCompagno, ha per protagonista una voce che batte e un tamburo che racconta. L’idea nasce dal desiderio di incontrarsi come percussionisti e di fare incontrare i suoni dei tamburi a cornice e la voce della musica popolare del meridione d’Italia con i suoni del sud del mondo, passando da Africa, India e Sudamerica. Un racconto dalle emozioni profonde e dalle atmosfere ancestrali, che culla con suoni mai gridati e con voci mai troppo percosse: un concerto di battiti e respiri in un anelito di spiritualità che riguarda tutti noi. Davide Campisi conduce ricerche sul campo di antichi cunti siciliani e partecipa a numerose manifestazioni multiculturali e di ricerca etno-antropologica. In Marocco approfondisce le tradizioni musicali del luogo, la tecnica del bendir, strumento popolare magrebino, e lo studio della musica ebraica klezmer, esibendosi in trio. Numerose le sue partecipazioni a festival italiani ed europei. Dal 2005 conduce corsi di tamburo a cornice come percorsi a sé o integrati ad altre forme e tecniche di espressione artistiche quali teatro e danza. Salvo Compagno,autore e percussionista con il gruppo musicale Akkura, fondatore e docente presso l’Accademia La Bottega delle Percussioni, ha collaborato con diversi artisti, tra i quali Moreno Veloso, Cesare Basile, Aesdana, Mario Incudine, Antonella Ruggiero, BandaLuna, Fabrizio Cammarata, Vlado Kreslin, Edoardo De Angelis, Hevia, Simone Cristicchi, Nick The Night Fly, e molti altri. Numerose le sue partecipazioni a festival nazionali e internazionali. Ha, inoltre, composto musiche per la danza e per il teatro.
Sabato 26 ottobre, sempre alle 19.30 e sempre al Tempio di Segesta, Santamarea in concerto con “Splendere”: Stefano Gelardi (voce, piano, synth), Noemi Orlando (basso, synth, cori), Michele Gelardi (batteria, percussioni, cori), Francesco Gelardi (chitarra elettrica, cori). Ingresso libero.
Santamarea è la forza del mare che travolge e trascina in un mondo di grancasse, chitarre elettriche, cori celestiali e voci potenti. Fluidi, acquei ma anche incendiati e giovani, i Santamarea sono tre fratelli di sangue (Stefano, Francesco e Michele Gelardi) e una sorella d’elezione (Noemi Orlando), appartenenti alla cosiddetta generazione Z. I loro testi sono figli di un immaginario che si costruisce su un pianeta che va a fuoco ed un sacro che esce dai luoghi di culto per diventare un’esperienza collettiva, personale, frammentata ed incarnata dall’asfalto come dalla terra bagnata, dal mare in tempesta come dalle scritte sui muri sgretolati della città.L’universo dei Santamarea assorbe l’energia delle coste carinesi, vicino Palermo, loro luogo d’origine, fatte di natura e case abbandonate, restituendo sonorità post-rock e mediterranee, intrise di ritmi tribali che si rinnovano con l’incontro dell’indie/brit pop di Florence and the Machine e degli Alt-j, senza tralasciare un’indole fortemente cantautoriale e teatrale. Ad aprile 2024 è uscito il singolo Splendere accompagnato da una live session girata in un albergo abbandonato nel cuore delle Madonie.La band sta attualmente lavorando all’album d’esordio,che uscirà nel 2025.
Domenica 27 ottobre, la giornata incomincerà con il laboratorio “La danza del respiro”, condotto da Barbara Lucarini dalle 10 alle 13, nel parco archeologico di Segesta. Il laboratorio è aperto a tutti coloro vogliano fare un’esperienza creativa di movimento e danza libera, in accordo con le proprie naturali propensioni espressive. Per info e prenotazioni barbara.lucarini@gmail.com. Si consiglia abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica. Il respiro per espandere il corpo, renderlo una cassa di risonanza che vibra con gli elementi naturali e con le forme che lo circondano. Ampliare i sensi e la propria percezione per creare danze estemporanee in un paesaggio interno/esterno suggestivo e onirico dove i corpi si incontrano e comunicano attraverso l´intenzione, il tocco, lo sguardo, la forma, il peso in una danza in continuo divenire.
Barbara Lucarini, danzatrice, danza terapeuta, psicoterapeuta, insegna danza contemporanea (release technique) e contact improvisation da circa trent’anni in contesti nazionali e internazionali. Ha insegnato molti anni stabilmente a Roma in diverse scuole tra cui lo IALS, il Duncan, l’officina dell’arte. Ha collaborato per circa dieci anni come danzaterapeuta con il Centro italiano solidarietà contro le dipendenze (CEIS) e con il Centromedicina solidale di Roma. Attualmente svolge l’attività di psicoterapeuta e tiene laboratori di movimento creativo, movimento autentico e contact improvisation.
Il festival culminerà, sempre domenica 27 ottobre, alle 19.30, al Tempio di Segesta, con il concerto “Cigni tour” di Angelo Sicurella live band. Sul palco, Angelo Sicurella (voce, sintetizzatori), Ornella Cerniglia (piano, sintetizzatori), Giorgio Giuseppe Bovì (batteria, drumpad), Francesco Incandela (violino, fx), Serena Cosentino (violino). Ingresso libero.
Il concerto ripercorre i brani degli album Orfani per desiderio, Yuki-O, Cigni e materiale inedito. È un live full band in cui la ricerca della parola si fonda con la ricerca del suono della voce e delle sonorità ritmiche e melodiche degli strumenti analogici suonati dal vivo. La performance sonora intervallata da momenti strumentali immersivi, si avvale di pianoforte e sintetizzatori, chitarre e basso, batteria e drumpad. I testi, presentano un rimando continuo alle condizioni socio-politiche attuali, a contenuti esistenziali, al rifiuto delle condizioni imposte dal capitalismo imperante e con una poetica languida e decadente, in cui alla condizione costernante di una politica sempre più distante dalle necessità della polis, si contrappone l’amore per la vita e la necessità del Sacro che abita in ognuno di noi. È qui che politico e sacro ridefiniscono il movente esistenziale dell’essere umano, in armonia con la natura, nella consapevolezza del presente, figlio di una resistenza al declino che diventa per questo stesso motivo esistenza. Angelo Sicurella è cantante, producer e compositore di musica elettronica sperimentale. Fondatore, della band Omosumo. Il suo è un cantautorato elettronico e immersivo. I suoi testi parlano di amore per la vita e di rifiuto di ogni tipologia di violenza. La ricerca musicale, incentrata sull’uso dei sintetizzatori e di suoni elettronici, affonda le radici nella ricerca della spiritualità e del sacro, anche attraverso l’uso della voce.
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