Inserita in Cultura il 06/03/2023
da Patrizia Carcagno
PETROSINO, IN MUNICIPIO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARCO BOVA “MATTEO MESSINA DENARO, LATITANTE DI STATO”
Il sindaco Anastasi: «Abbiamo il dovere di interrogarci su come sia stato possibile garantire una latitanza durata trent’anni»
«La caccia a Messina Denaro è uno dei buchi neri della nostra Repubblica e neppure l’arresto, con conseguenti sviluppi, potrà cancellare un trentennio di tentativi stoppati o evaporati».
Queste le parole con cui il giornalista freelance e videomaker Marco Bova ha aperto ieri, presso l’Aula consiliare del Comune di Petrosino, la presentazione del suo libro “Matteo Messina Denaro, latitante di Stato. Magistratura, forze dell’ordine, massoneria: tutta la verità sulle piste affossate”.
A fare gli onori di casa, in occasione dell’incontro, fortemente voluto dalla vice sindaca e assessora alla Cultura Concetta Vallone, il sindaco Giacomo Anastasi.
«Quello di oggi è per noi un appuntamento importante – dichiara il primo cittadino – un momento di confronto su temi attualissimi che trovano, proprio nel libro di Marco Bova, quei codici di comprensione e interpretazione di un sistema che ha garantito all’ultimo boss di Cosa Nostra una latitanza durata trent’anni. Oggi, al di là dell’arresto di Matteo Messina Denaro, che non è certo sinonimo di sconfitta della criminalità, abbiamo il dovere di interrogarci su come sia stato possibile sfuggire per così tanto tempo alla giustizia e di combattere con fermezza contro quella “borghesia mafiosa” che ha trovato e continua a trovare linfa vitale nei salotti buoni, nel mondo della finanza, in quell’area dell’economia grigia dove affari leciti ed illeciti tendono a incontrarsi, fino a confondersi. Su tutto questo, il volume di Bova, tra documenti e testimonianze, offre importanti spunti di riflessione nel nostro cammino di lotta alla mafia».
In occasione della presentazione del libro, l’autore, con cui ha dialogato la giornalista Jana Cardinale, nel precisare come il suo volume sia stato pubblicato ben prima della cattura del superlatitante, ha voluto sottolineare ciò che lo rende comunque attualissimo, ovvero la presenza di quei codici determinanti «per comprendere ciò che sta accadendo realmente adesso». «Si tratta di un’inchiesta, in cui documenti giudiziari e testimonianze inedite – spiega Marco Bova – restituiscono incongruenze e anomalie, che contribuiscono a delineare Messina Denaro come un “Latitante di Stato”. Questa latitanza è stata fondata sui segreti di cui è a conoscenza, che continua a custodire gelosamente e l’esito, clamorosamente, è arrivato nel momento in cui proprio il 41bis, l’ergastolo ostativo e l’intera normativa antimafia, sembra sotto attacco. Questo vuol dire che bisognerà continuare a vigilare, perché questa storia, nella sua essenza non si è ancora conclusa».
Grande soddisfazione per l’incontro è stata espressa dalla vice sindaca Vallone: «Siamo felici di essere riusciti non solo ad organizzare la presentazione di questo libro ma anche ad avere una così ampia partecipazione di pubblico, nonostante il cattivo tempo. È stato emozionante vedere il coinvolgimento delle persone, che si sono confrontate con l’autore, a dimostrazione che anche quando scegliamo di offrire momenti culturali di spessore, più impegnati, possiamo avere una bella risposta da parte della nostra comunità».
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