Inserita in Cultura il 14/07/2022
da Patrizia Carcagno
Premio Aila “Progetto Donna” al Teatro Greco di Taormina, XXI edizione
Lo scenario del monumento antico di Taormina, quale il Teatro Greco è da tempo utilizzato per Grandi eventi e Premi internazionali. Ed è proprio lì che si è tenuta il 9 luglio la XXI edizione del Premio Aila “Progetto Donna”, promossa dalla Fondazione Aila presieduta dal professor Francesco Bove. Un’occasione artistica, culturale e di benessere. Ad essere premiate sono state le eccellenze che si sono distinte per la promozione e la salvaguardia della salute della donna. I riconoscimenti sono andati a Eleonora Daniele che è dal 2013 su Rai Uno con la trasmissione “Storie vere”, al Premio Oscar Bobby Moresco, al direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, alla Rettrice dell’Università Cá Foscari di Venezia, Tiziana Lippiello, all’attrice Pamela Villoresi, che dal 2019 dirige il Teatro Biondo Stabile di Palermo, alla giornalista Emma D’Aquino, a Gianni Profita, Rettore Università Unicamillus, e allo scrittore e imprenditore Diego Dalla Palma. Sul palco della serata condotta da Veronica Maya, con madrina d’eccezione, Iva Zanicchi, si sono avvicendati Bobby Solo, Mal, Enzo Decaro. Tra il pubblico Gabriele Lavia con la moglie attrice Federica Di Martino, l’oncologo Francesco Cognetti, l’attrice Claudia Conte, Rosanna Lambertucci, Berta Zezza, dell’Osservatorio sulla parità di genere Mic. Chiusura con il concerto della Affetti Collaterali Band del professor Bove. La consegna dei premi è stata preceduta, il giorno prima, da una tavola rotonda dal titolo “Il ruolo della donna nella società moderna”, nella cornice della Casa del Cinema, alla presenza dell’ex segretario generale di TaoArte, Ninni Panzera. Condotto da Emma D’Aquino, all’incontro hanno partecipato Lella Golfo, Claudia Conte, Iva Zanicchi, Isabella Mandelli, Francesco Cognetti, Jessica Veronica Faroni, Beatrice Lorenzin e Tiziana Lippiello. Francesco Bove ha spiegato: “È quanto stabilito dall’agenda Onu 2030, ossia Il diritto alla salute e all’eguaglianza tra uomini e donne, tema, quest’ultimo, per cui la Fondazione si batteva già venti anni fa. E poi la sostenibilità di progetti che abbattano, lottando contro artrosi e osteoporosi, le spese della sanità pubblica». Edvige Cuccarese
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