Inserita in Politica il 26/05/2022
da Direttore
Multato Tir ANAS in Austria per no avere comunicato che traspoartava aiuti umanitari
Il tir della coop Budoni soccorso, che faceva parte del convoglio di Anas Italia in missione verso l’Ucraina, è stato fermato questa mattina dalla polizia austriaca e sanzionato. Milleseicento euro e spicci, da pagare subito per evitare il sequestro del mezzo: è la multa che Giacinto Congiu, presidente di Budoni soccorso e autista del tir, ha dovuto saldare sul posto. Gli agenti hanno contestato la mancata comunicazione di viaggio, senza indicare quali norme siano state violate. Certo è che il tir ha tutte le insegne di Anas. Non solo: Congiu ha mostrato agli agenti la lettera su carta intestata di Anas Italia inviata regolarmente prima della partenza al ministro degli Esteri italiano e a quello degli Interni. Come se non bastasse, si tratta del secondo viaggio effettuato dallo stesso tir verso l’Austria e anche su questo gli agenti hanno avuto da dire: “Vi tenevamo d’occhio perché ci eravate sfuggiti l’altra volta”. Oggi no: posto di blocco e multa, a pochi chilometri dal confine italiano. Multa e pagare subito, nonostante il tir fosse scarico, nonostante grazie a quel tir siano arrivati in territorio bellico medicinali e vestiti. I segni concreti di una solidarietà che – è del tutto evidente – in Austria sono sconosciuti.
Della vicenda si sta occupando la presidenza nazionale di Anas Italia, che ha dato incarico all’avvocato Renato Chiesa del Foro di Cagliari di valutare la situazione e presentare un ricorso.
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