Inserita in Cultura il 28/02/2022
da Patrizia Carcagno
Commedia brillante in due atti in scena per il Rotary Club Palermo Montepellegrino
Con "www.scampamorte.it", commedia brillante in due atti di Italo Conti, in scena al "Re Mida" di Palermo, il Rotary Club Palermo Montepellegrino lancia, insieme all´Interact Club Palermo Montepellegrino, il programma di solidarietà al popolo ucraino a partire proprio dall´esecuzione dell´inno nazionale dell´Ucraina eseguito dopo quelli nazionali di Italia e Malta. Il Rotary Club Palermo Montepellegrino, nel corso dello spettacolo portato in scena dall´associazione "Attoridichè?!?", ha raccolto donazioni per 1000 euro trasferiti al "Fondo Risposta ai disastri" della Fondazione Rotary e, nello specifico, ai Club Rotary dell´Ucraina. "Ringrazio i presidenti dei Rotary di Kiev per la franchezza dei rapporti epistolari e il messaggio di gratitudine ricevuto ieri pomeriggio" ha commentato il presidente del Club professore Antonio Fundarò nell´annunciare il primo laboratorio internazionale per la pace costituito in una scuola Carinese in collaborazione con il Rotary Club di Kyiv Multinational e il Rotary Club Kyiv-City che, ha ribadito il professore Antonio Fundarò, "ho già sentito e con i quali ci confronteremo solo per gli stili narrativi di questa drammatica
esperienza di vita". Si tratta, ha annunciato il professore Antonio Fundarò che ha progettato il laboratorio sperimentale e ne sta garantendo l´attuazione, del "Laboratorio di Educazione, soluzione del Conflitto e Pace" a garanzia dell´educazione alla cittadinanza globale, all´educazione alla pace, all´educazione ai diritti umani, all´educazione democratica, all´educazione all´unificazione mondiale. Il Laboratorio - ha commentato il presidente del Rotary Club Palermo Montepellegrino prof. Antonio Fundarò - si concentra su tre aree di ricerca e insegnamento: 1. Come il conflitto influisce sull´accesso e sull´offerta educativa. In quest´area, io e i miei studenti esamineremo le barriere all´istruzione in contesti colpiti da conflitti, tra cui la violenza armata, l´esaurimento delle risorse, le disuguaglianze di genere ed etniche, le cancellazioni epistemologiche e le culture di guerra. 2. L´effetto dell´istruzione sull´esacerbazione o sull´attenuazione dei conflitti. In quest´area, i miei studenti ed io ci concentreremo su come curriculum, pedagogia e politiche educative tolleranti/tolleranti servono ad espandere o contrarre il conflitto, comprese le narrazioni storiche di un gruppo etnico/religioso, rivendicazioni di universalità, politiche assimilazioniste, pedagogia autoritaria e gesti di esclusione. 3. Possibili risposte trasformative al conflitto e alla pace nell´ambito e attraverso.
Nel corso della serata, dopo i saluti della presidente dell´Interact Clarissa Tamburello (accompagnata sul palco dal prefetto Giorgio Carioti e dalla consigliere Aurora Chilà) è stato ammesso come socio onorario il dott. Goffredo Vaccaro, medico, primario ospedaliero, docente presso la facoltà di scienze motorie dell´università di Palermo, uomo impegnato nel sociale e nel Rotary, governatore nominato per l´anno 2023/2024. Goffredo Vaccaro era accompagnato da Antonella a cui simbolicamente è stato consegnato un bouquet di fiori giallo-azzurri, i colori della bandiera Ucraina. Anche Goffredo Vaccaro , come aveva già fatto il presidente, ha formulato le sue espressioni di vicinanza al popolo ucraino e la sua ferma condanna ad ogni forma di aggressione.
Nel corso del suo indirizzo di saluto il prof. Antonio Fundarò ha sottolineato "potremmo dire che sulla parola “pace” non c’è pace, perché lungo i secoli della storia e ancora oggi essa viene intesa in maniere molto diverse, spesso restrittive. L’antichità classica considerava la pace semplicemente come una tregua tra due guerre, costituendo le guerre una condizione quasi permanente dell’umanità. Oppure si può pensare a una pace imposta con la forza delle armi, con la conquista, come avveniva al tempo dei romani. Nella versione più moderna, c’è la pace sicurezza, che è il risultato dell’equilibrio del terrore, delle forze che potrebbero annientarci e che, quindi, potenzialmente si elidono. Non abbiamo bisogno di pistole e bombe per portare pace, abbiamo bisogno di amore e compassione affermava Madre Teresa di Calcutta. Nei suoi significati più profondi, la pace significa armonia: armonia dell’uomo con Dio, dell’uomo con il suo prossimo e dell’uomo con la terra. Margherita Hack scriveva cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra. Cerchiamo l’armonia. La pace, dunque, è composta di tanti elementi, ha il suo culmine nella pace-comunione e tuttavia non trascura le altre realtà e le altre situazioni terrene. Proprio per questo, è necessario continuamente ripensarla, riproporla nei termini attuali, affinché non sia una semplice astrazione, una semplice ideologia. Vorrei conclude con “Image” di John Lennon "Immagina non ci siano nazioni / Non è difficile da fare / Niente per cui uccidere e morire / E nessuna religione. Immagina tutta la gente / Che vive in pace. / E che sia la pace ad averci condotti, qui, stasera. / La pace, semplicemente, la pace".
Strepitosa la rappresentazione teatrale, con un´ottima regia di Aurelio Speciale (grande anche l´aiuto regia Alessandro Gambino) e degli eccellenti attori Aurelio Speciale, Roberta Caruso, Oberto Spinola, Maria Schimmenti, Alessandro Gambino, Giuseppe Fiorello. Un plauso allo scenografo Oberto Spinola e all´attrice Rosaria Tarantino che ha declamato, ad inizio di spettacolo, una toccante poesia. La compagnia, davvero brillante, ci accompagna nell’agenzia funebre di Fortunato Scampamorte che si trova a subire le innovazioni tecnologiche che il giovane Felice Agonia, fidanzato della propria figlia Addolorata, vuole apportare alla storica impresa di famiglia. Campagne promozionali sui funerali, strumentazioni elettroniche all’avanguardia e trattamenti di bellezza del defunto che vanno a scontrarsi con l’idea di commiato del vecchio titolare, abituato a trattare diversamente l’evento che conclude la vita terrena e a borbottare spesso: “Metro e lapis sono la rivincita di noi uomini mortali sulla plastica cinese!”.
All’improvviso muore il cavaliere Onofrio Del Corno che lascia l’affranta moglie Adalgisa. Tutto lo staff della Scampamorte è pronto a dar seguito alle ultime volontà espresse dal defunto tra una sorpresa e dei colpi di scena. Brillante davvero questa commedia e la capacità che ha la compagnia "Attoridichè?!?" di farci sorridere in un momento storico nel quale il sorriso è davvero fondamentale e necessario. Il presidente del Club Rotary Palermo Montepellegrino nel ringraziarli e nel donargli il gagliardetto del club ha commentato "speriamo di rivederli presto in teatro per consegnare questo mondo troppo funestato ad attori e professionisti (molti di essi sanitari del prestigioso ISMET di Palermo) che hanno ancora la voglia, il coraggio e la determinazione di pacificare gli animi di quanti hanno la fortuna e l´onore di vederli in Teatro".
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