Inserita in Cronaca il 22/02/2013
da redazione
Commissione per la vertenza Cantiere Navale
La Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti in una nota afferma che su richiesta della FIOM CGIL di Trapani, in merito alla vertenza Cantiere Navale Trapani lo scorso 20 febbraio si è riunita la III Commissione Attività produttive dell’ Assemblea Regionale Siciliana. Peccato poi che la stessa FIOM CGIL di Trapani abbia disertato l’appuntamento richiesto.
«Sinceramente – afferma la Federazione- avremmo preferito assistere, finalmente, ad un cambio di rotta della FIOM CGIL sulla questione della CNT, a delle prese di posizioni diverse da quelle adottate finora, posizioni di accondiscendenza e di sintonia con l’Azienda piuttosto che con e per i lavoratori». L’audizione si è svolta comunque e, pare, anche in maniera proficua. L’attenzione dei vari componenti della Commissione si è direzionata sulla presa d’atto che la «CNT è di fatto sull’orlo del fallimento grazie alle tante decine di milioni di euro di debiti, l’incapacità e l’impossibilità di assumere commesse, le decine di indagini a carico dell’Azienda che vanno da gravi inquinamenti ambientali a oscure operazioni economico-finanziarie e, infine, l’impossibilità di essere, ancora e nonostante tutto, concessionario dell’area demaniale sulla quale è sita la CNT. Abbiamo fatto capire, finalmente, -continua la nota-che per ridare splendore alla cantieristica navale di Trapani, è necessario liberarsi da imprenditori falliti, pluriindagati e incapaci di produrre alcunché»
«La Commissione –concludono- si è proposta di intervenire al Ministero delle Infrastrutture per quanto concerne la concessione demaniale e si attiverà anche ad indagare se, in passato, la CNT abbia avuto erogato finanziamenti di qualsiasi tipo dalla Regione Sicilia e, dato lo stato di degrado dell’Azienda stessa, eventualmente farsi restituire il tutto!»
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