Inserita in Politica il 09/12/2021
da Patrizia Carcagno
FONDO SOCIALE EUROPEO: 874 MILIONI DI EURO IMPEGNATI IN SICILIA RAGGIUNTO IL TARGET ANNUALE PREVISTO DALLŽUE
Le azioni attivate nella programmazione 2014-2020 sono oltre 20 mila e 76 mila le persone che hanno beneficiato delle risorse del FSE
Sono circa 874 milioni di euro le risorse impegnate nellŽambito della programmazione 2014-2020 del PO FSE Sicilia, dei circa 820 milioni di euro complessivi (una parte degli impegni saranno trasferiti sul POC così come dŽintesa con il Ministero per il Sud e la coesione territoriale) mentre le spese certificate hanno già raggiunto circa 442 milioni di euro (54% delle risorse. Sono alcuni tra i dati emersi al Comitato di sorveglianza del PO FSE Sicilia 2014-2020, alla presenza dellŽautorità europee, con Adelina Dos Reis e Paolo Montini della Commissione Europea, delle autorità di gestione impegnate nellŽattuazione del programma e del Partenariato economico e sociale.
Le operazioni finanziate distribuite nei 5 assi in cui si articola il programma sono oltre 20 mila. È lŽasse 2 (Inclusione sociale e lotta alla povertà) quello che ha avuto il maggiore avanzamento, per cui le risorse spese sono 221 milioni circa a fronte di una dotazione dellŽasse di 288 milioni di euro. Tra le azioni finanziate: spese sanitarie, percorsi per la formazione di assistenti familiari e per la formazione di persone con disabilità, lŽimplementazione di buoni servizio per la promozione dellŽoccupazione regolare, servizi di assistenza domiciliare integrata e di cura allŽinfanzia e agli anziani non autosufficienti, operazioni per lŽinserimento socio - lavorativo di soggetti in esecuzione penale e azioni per lŽoccupabilità di persone con disabilità, vulnerabili e a rischio di esclusione.
"Sicuramente il Fondo sociale europeo ha sottolineato Patrizia Valenti, Autorità di Gestione del PO - ha raggiunto obiettivi importanti in questo periodo contabile che si è chiuso nel 2021. Abbiamo avuto due importanti riprogrammazioni nel corso dellŽanno che hanno permesso al Programma di rispondere pienamente alle emergenze che si erano determinate con il Covid e dare risposte immediate ai cittadini: dalle spese sanitarie alla Cassa integrazione in deroga, dai voucher alimentari ai tablet o le sim dati per le scuole. Parlando inoltre della nuova programmazione sarà necessario un grande coordinamento istituzionale: la chiusura del programma 2014-2020, le risorse del React Eu, quelle della coesione 21-27 e il Pnrr che entra ormai nella fase attuativa, sono tutte risorse di cui beneficiano gli stessi territori: sarà quindi necessario che ognuno faccia la propria parte guardando agli attori che si occupano degli altri strumenti".
Al centro della riunione la relazione sullo stato di avanzamento del PO FSE Sicilia 2014-2020, le stime sul raggiungimento dei target di spesa al 31 dicembre 2021, le previsioni di spesa fino al 2023 ma anche le nuove prospettive del prossimo ciclo di programmazione 2021- 2027.
"La Regione Siciliana ha già ampiamente superato il target di spesa previsto per il prossimo 31 dicembre per il PO FSE 2014-2020 - ha sottolineato Roberto Lagalla, assessore regionale allŽistruzione e alla formazione professionale attraverso lŽazione dellŽassessorato allŽIstruzione e Formazione professionale e di quello alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro per la correzione degli squilibri sociali, il sostegno alle politiche educative, il recupero delle criticità formative e per un nuovo modello di formazione professionale e del Dipartimento salute per le spese sanitarie connesse allŽemergenza Covid. Mi sembra che il giudizio complessivo delle Autorità di vigilanza europee, per quanto preliminare, sia in linea e coerente con le azioni portate avanti dalla Regione Siciliana che intendiamo riproporre e amplificare nella prossima programmazione 21-27 in modo che alcune disuguaglianze - che per quanto riguarda lŽistruzione e formazione professionale sono fondamentalmente legate al miglioramento degli standard educativi, al superamento della dispersione scolastica e alla valorizzazione del capitale umano e del diritto allo studio - possano definitivamente incidere in quel cambiamento di cui questa Regione ha definitivamente bisogno".
LŽincontro è stata anche lŽoccasione per discutere sulla programmazione 21-27.
"Le sfide che lŽFSE plus dovrà affrontare in Sicilia saranno determinanti- ha detto Adelina Dos Reis, della Commissione Europea. La Regione ha infatti unŽaltissima percentuale di neet pari al 29%, mentre il 25% viene censito nel Sud Italia, il 19% in Italia e lŽ11% nellŽUnione europea. Un altro dato sconfortante riguarda lŽabbandono scolastico che nellŽisola tocca il 19,4% a fronte di un 13% italiano e un 10% europeo. La prossima programmazione dovrà spingere anche sullŽoccupazione femminile eliminando gli ostacoli per una piena occupazione delle donne e andando nella direzione di una maggiore conciliazione vita-lavoro. Si dovrà lavorare anche sullŽinclusione sociale e sul contrasto alla povertà, cui i nuovi Regolamenti europei danno un forte peso".
"La prossima programmazione - ha spiegato Filippo Castiglia, dirigente del servizio Rendicontazione, monitoraggio e controllo di I livello degli interventi a valere su Fondi strutturali dŽinvestimento europeo - ha degli obiettivi molto stringenti perché cŽè una concentrazione tematica su occupazione giovanile e inclusione sociale, due degli elementi fondamentali su cui, in Sicilia, bisogna essere estremamente efficaci".
Il Comitato di sorveglianza del PO FSE vigila sullŽefficienza e sulla qualità dŽesecuzione del Programma operativo. LŽOrganismo si riunisce di norma ogni anno, monitorando lŽavanzamento della spesa e approvando eventuali modifiche ai documenti.
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