Inserita in Cronaca il 27/10/2021
da Patrizia Carcagno
NUBIFRAGIO A CATANIA, I LOCALI DEL TRIBUNALE INVASI DALL´ACQUA. ARMANDO ALGOZZINO (UILPA):
Il maltempo si abbatte con drammatica violenza su Catania e l´acqua invade i locali della sede centrale del Tribunale in piazza Giovanni Verga e gli uffici distaccati in via Giuseppe Crispi. Lo denuncia il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione di Catania Armando Algozzino , che chiede un intervento urgente al presidente Francesco Saverio Maria Mannino. "Occorre chiudere la struttura - dichiara l´esponente sindacale - fino a quando la stessa non sarà stata messa in condizioni di assoluta sicurezza per i lavoratori e per gli utenti che, a vario titolo, vi si recano ogni giorno". "Abbiamo sottolineato più volte - puntualizza il segretario - la necessità di garantire la sicurezza e la vivibilità nei luoghi di lavoro: nei mesi scorsi avevamo chiesto di ripristinare il funzionamento dell´impianto di climatizzazione della sede distaccata del Tribunale di via Giuseppe Crispi e, ad agosto, abbiamo nuovamente posto l´attenzione, per gli stessi motivi, sulla sede centrale di piazza Giovanni Verga". "La Uil Pubblica Amministrazione di Catania - aggiunge Armando Algozzino - ritiene scandaloso che un luogo emblematico di legalità, ordine e rispetto delle regole quale il Palazzo di Giustizia debba essere oggetto di ripetute segnalazioni legate ai diritti inalienabili dei lavoratori". "Diritti che vengono meno - prosegue - sia in presenza di temperature torride, come è avvenuto nell´estate scorsa, sia in occasione di eventi naturali e climatici devastanti quali il nubifragio che ha trasformato Catania in un fiume in piena". "Sul disastro che caratterizza la città - accusa Armando Algozzino - occorrerebbe aprire un capitolo di discussione a parte: di certo, la UILPA non starà a guardare in silenzio Catania in pieno declino". "Siamo stanchi di sollecitare interventi – conclude – pertanto chiediamo agli organi di stampa di supportare le nostre denunce, fino a questo momento inascoltate".
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