Inserita in Cronaca il 21/02/2013
da redazione
Centro Alzheimer, Fazio chiede il ripristino
I “ricoveri sollievo” presso l’U.O. di Psicogeriatria e Alzheimer dell’Asp di Trapani erano stati attivati a gennaio 2006 come progetto pilota della Regione Siciliana. In questa dimensione si prevedeva l’attivazione di dieci posti letto 24 ore su 24 grazie ai quali i pazienti potevano essere ospitati per un periodo massimo di ventuno giorni consecutivi per un totale di sei volte l’anno.
Una possibilità, che diventava realtà, permettendo ai pazienti di potere ricevere assistenza adeguata ed ai familiari, che non intendono ricoverare in maniera permanente i loro congiunti, di potere fruire di un servizio che ne alleviasse il pesante carico della gestione esclusiva del malato, anche grazie all’importante attività a livello psicologico svolta dall’equipe sanitaria del centro.
Lo scorso 1 febbraio, però, la possibilità dei ricoveri sollievo presso l’Unità della Cittadella della Salute è stata soppressa ed è stata istituita una RSA (residenza sanitaria assistita), con 22 posti letto per ricoveri di lunga degenza, presso l’Opera Pia Rosa Serraino Vulpitta.
La soppressione dei cosiddetti “ricoveri sollievo” per i malati di Alzheimer, assicurati fino a poche settimane fa presso l’U.O. di Alzheimer e geriatria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, alla Cittadella della Salute, sta mettendo in grave difficoltà le famiglie dei pazienti, che non possono più contare su un servizio fondamentale per assicurare da una parte l’assistenza ai loro familiari, dall’altra quel necessario supporto a chi si occupa di loro.
Il deputato regionale Girolamo Fazio, facendosi portavoce delle istanze dei familiari dei malati di Alzheimer, che si sono costituiti in comitato spontaneo, si è rivolto direttamente all’Assessore Regionale della Salute, affinché intervenga con idonee iniziative al fine di ripristinare l’attività del centro, assicurando i “ricoveri sollievo” per i pazienti. “Le RSA – ha rilevato Fazio – non assolvono al compito di sostenere la rete relazionale che si occupa dell’assistenza ai malati di Alzheimer, di cui il perno principale rimane la famiglia, privata, con la soppressione dei “ricoveri sollievo” presso l’U.O. di psicogeriatria ed Alzheimer di una struttura e di un’equipe medica e sanitaria idonea a sostenerla”. Per il deputato regionale l’intervento da parte dell’Assessorato Regionale della Salute, anche sostenendo direttamente l’iniziativa, “potrebbe creare le condizioni per ripristinare l’attività dell’U.O. di psicogeriatria ed Alzheimer relativa ai “ricoveri sollievo”, realizzando così concretamente un collegamento tra famiglia ed assistenza sanitaria e contenendo anche la spesa pubblica”.
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