Inserita in Cultura il 09/07/2020
da Direttore
donne in Bikini nella villa imperiale di Piazza Armerina
Il costume da bagno è uno degli accessori più amato e ancor più temuto dalle donne: c’è un costume per assecondare le esigenze e il corpo di ogni donna. L’origine del bikini vanta antiche origini. Nella villa imperiale del casale di Piazza Armerina, splendida città d’arte, vi è un mosaico risalente al IV sec. d.C. che raffigura ragazze, rigorosamente in bikini, impegnate in molte attività sportive. La scoperta del palazzo avvenne nel 1950, in seguito alle segnalazioni degli abitanti del posto. La villa imperiale, appartenente a un esponente dell’aristocrazia una romana, si trova in provincia di Enna. E’una maestosa dimora rurale, il cui fascino è dovuto principalmente agli incantevoli mosaici. La fastosa residenza è stata inserita dall’UNESCO nel 1997 nella World Heritage List. Molti ambienti presentano il pavimento con mosaici figurati con tessere colorate. La sala più celebre della villa del Casale di Piazza Armerina raffigura dieci ragazze in bikini impegnate in uno spettacolo in onore della dea Teti, la ninfa, il cui dono della metamorfosi, accresceva la sua sovrumana bellezza. L’abbigliamento contemporaneo delle fanciulle dimostra come il bikini sia un’invenzione romana. Si trattava del primo esempio audace di utilizzo del bikini, un modello primordiale di stoffa, divisa in due pezzi adatto a praticare sport, per far vincere la vestibilità e l’estetica. I loro corpi non sono statuari, né privi di imperfezioni. A distanza di secoli, anche oggi, i costumi sono tagliati e pensati per cavalcare le onde, fare gli esercizi quotidiani in riva al mare e sufficientemente chic per essere sfoggiati sotto a un caftano per l’aperitivo. Rosanna Travascia
|
|