La cripta si trova nella Chiesa di S. Francesco, e nella Diocesi : Mazara del Vallo. L’inizio della sua costruzione risale all’ XI secolo , ma la cripta, inizialmente luogo di sepoltura e di preghiera dei primi cristiani, risale all’anno 250 – 300 .
Più tardi, nell’anno 827 furono erette le mura saracene, e poi, nell’anno 1093 fu realizzato l’altare normanno.
La chiesa di San Francesco di Mazara del Vallo fu edificata sopra una chiesa preesistente, dedicata a San Biagio, fatta costruire dal gran conte Ruggero d´Altavilla nella seconda metà dell´XI secolo.
L´originale costruzione era in stile arabo-normanno dotata di tre navate e dodici altari, oltre a quello principale.
Nel 1680, mons. Francesco Maria Grifeo (che sarà poi vescovo della diocesi), decise di trasformarla in stile barocco:
le due navate laterali vennero abbattute, e la navata centrale venne rialzata e coperta con una volta a botte.
Venne quindi riaperta al culto nel 1703, per essere chiusa nuovamente in seguito al terremoto del Belice nel 1968, durante il quale la chiesa e l´adiacente convento subirono notevoli danni.
Nel 1977 vennero cominciati i lavori di restauro.
A fianco della chiesa di S. Francesco vi è l´attuale Chiostro, chiostro che nacque come convento francescano e, successivamente, trasformato in carcere una parte, ed in caserma dei Carabinieri l´altra.
La sua storia risale al 1216..
Nel 1216 il beato Angelo Tancredi da Rieti, chiamato in Sicilia dal gran conte Ruggero, fondò un convento francescano contiguo all´allora chiesa di San Biagio.
In seguito alla chiusura, il convento divenne proprietà della Provincia di Trapani, e venne adibito a caserma dei carabinieri.
La chiesa di San Francesco é una dei più importanti luoghi di culto del barocco italiano.
La chiesa é visitata da migliaia di turisti e vi si celebrano matrimoni sia in lingua italiana che in lingua inglese.
Dal piano della navata principale si accede alle cripte sottostanti.
I Locali delle cripte sono fruibili ai turisti anche se, altre cripte ed altri passaggi sotterranei, non sono ancora aperti al pubblico.
Certamente vi è ancora molto da esplorare e probabilmente vi sarebbero ancora molti nuovi locali da restaurare.
Certamente alla fin fine si otterrebbe un notevole incentivo al turismo, perché una visita alle cripte è praticamente una tappa obbligata per chiunque visiti questo monumento del barocco italiano.
Nel video di presentazione la cripta viene “narrata” da Don Nicola Misuraca..grande entusiasta di questo luogo santo.