Inserita in Cronaca il 22/05/2020
da Rossana Battaglia
Nell’ambito del progetto Authentic Amalfi Coast, il Distretto Turistico, propone con specifici comunicati e post social, storie di imprenditori che non si sono fermati, che hanno scelto di sperimentare nuovi metodi e modalità per continuare a
Guida ( della storica famiglia di ristoratori) : "Abbiamo rimodulato la nostra offerta. Abbiamo ripreso a tempo piano l´attività di ristorazione. Due entrate, un´entrata esclusiva per i fornitori. Ci siamo reinventati, adeguando il nostro sito, il nostro menu´, lo stile e i materiali di lavoro, il packaging, la strategia del prezzo, l´attività di comunicazione alle esigenze di questa fase. Noi ci siamo, siamo stati qui per più 50 anni, vogliamo starci per almeno altri 100 in massima sicurezza".
“Dopo la rigida quarantena, abbiamo sentito il dovere di rispondere «Presenti!». Lo abbiamo fatto per noi, per darci coraggio ma anche per i nostri concittadini, per trasmettere un messaggio positivo, di speranza e ottimismo. Per ripartire, abbiamo dovuto rimodulare la nostra offerta alle esigenze normative e sanitarie diffuse dal Governo. Dal 1° maggio, abbiamo ripreso a tempo pieno con l’attività di ristorazione, garantendo ai clienti la consegna a domicilio e, appena le ordinanze regionali l’hanno consentito, il servizio di asporto.
Abbiamo adibito due entrate: "una di servizio, l’altra per il ritiro degli ordini da parte dei clienti". Lo ha dichiarato Giuseppe Guida , la sua è una famiglia di storici ristoratori della Costiera Amalfitana.
Oggi Giuseppe ha un ruolo duplice. Da centralinista, con la gestione delle ordinazioni e degli orari del delivery, si trasforma in corriere. Lascia quindi il telefono, salta sul furgoncino, pronto per la consegna ai clienti. Giuseppe difende i valori, la tradizione, la storia della Costiera e dell´azienda fondata da nonno Giuseppe, il suo nonno.
A metà strada tra le belle Positano e Praiano, Giuseppe Guida, imprenditore infaticabile classe 1921, inaugura nel 1965 quella che oggi è conosciuta come La Taverna del Leone, ristorante/pizzeria dalla veste bella ed elegante. Giuseppe la concepisce come una taverna, un luogo molto semplice dove le persone del posto possano sentirsi in famiglia. Ed infatti, non tarda a divenire un luogo di ritrovo per gli abitanti della Costa d’Amalfi. Era il primo locale della zona a servire birra alla spina. Si beveva Löwenbräu, la birra bavarese molto diffusa durante l’Oktoberfest. Laddove oggi sorge la pasticceria, c’era la zona bar con tre postazioni per servire la birra. Entrando dalla porta d’ingresso, era ben visibile il logo della Löwenbräu, un leone fiero ritto sulle zampe posteriori. Fu così, spontaneamente, che la taverna divenne del Leone, in omaggio alla Löwenbräu che tanto piaceva ai frequentatori della taverna. Dopo più di 50 anni di attività, la famiglia Guida continua la sua missione, al fianco dei suoi clienti. Non ha arrestato la sua corsa neppure in questa fase storica così delicata, quando il Covid-19 ha giocato un tragico scacco matto al comparto turistico e a tutto il suo indotto.
Oggi al timone ci sono Antonio, figlio di Giuseppe che diede avvio all’attività, e la nuora Fortunata, anima pulsante del reparto ristorazione. Membro imprescindibile dell’equipaggio è il nipote Giuseppe.
"Grazie agli ampi spazi della Taverna, la gestione delle attività sta procedendo secondo criteri di efficienza e sicurezza. Per esempio, i fornitori dispongono di un’entrata separata. Questo consente il necessario distanziamento dai membri dello staff e dagli spazi della cucina. Ci siamo reinventati - ha continuato Giuseppe Guida - adeguando il nostro sito, il nostro menu´, lo stile e i materiali di lavoro, il packaging, la strategia del prezzo, l´attività di comunicazione alle esigenze di questa fase.
Abbiamo aggiunto al nostro sito internet una sezione per il take away ed il servizio a domicilio. Ci siamo organizzati per essere reperibili 24 su 24, ovunque. La ripartenza non sarebbe stata possibile senza i loro preziosi collaboratori e la loro voglia di tornare a lavoro. Hanno dovuto adattarsi ad orari ridotti e ad un adeguamento di stipendio. Nonostante le difficoltà, La Taverna del Leone è pronta per affrontare questa nuova sfida che al momento ha ricevuto una splendida risposta da parte della popolazione di Positano e Praiano. Questo è solo l’inizio, vogliamo tornare a lavoro. Aspettiamo da governo e regione indicazioni precise per il futuro della ristorazione e del turismo in generale. La nostra scelta è quella di continuare a far vivere la nostra storia, garanti della sicurezza, della qualità. Per questo, al momento si potranno apprezzare i nostri prodotti con un preciso servizio di asporto. Noi ci siamo, siamo stati qui per più 50 anni, vogliamo starci per almeno altri 100 in massima sicurezza".
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