Inserita in Cronaca il 06/02/2014
da Michele Caltagirone
Trapani, 46 le attività sorte in città con il ´Prestito della Speranza
Uno strumento finanziario a sostegno delle famiglie in difficoltà che non hanno accesso al credito bancario. Questo è il servizio “Prestito della Speranza”, la più importante sperimentazione italiana di microcredito sociale promossa dalla Conferenza episcopale attraverso le Caritas diocesane. Un aiuto in quelle situazioni in cui la perdita del lavoro, una separazione, una malattia improvvisa rischiano d’ingigantire situazioni debitorie o di impedire la normale vita familiare (come il proseguimento degli studi di un figlio o il pagamento di cure mediche specifiche, di rate di mutuo ...) o, attraverso il microcredito alle imprese la possibilità di accedere a mutui agevolati per aiutare o aprire nuove attività. Negli ultimi due anni sono ben 46 le attività nate con il sostegno del “prestito della speranza” a Trapani e nel circondario. “Il Prestito è uno strumento per far fronte all’emergenza sociale, ma soprattutto un’occasione per l’intera comunità per sperimentarsi nella condivisione nelle prossimità verso le famiglie che più di altre pagano la crisi economica” – afferma la Caritas diocesana di Trapani.Lo sportello della Caritas Diocesana, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 ha ascoltato in merito a questo servizio 265 nuclei familiari di cui 106 hanno trovato accoglimento poich´ in possesso dei requisiti necessari. La famiglia viene accolta dall’operatore della Caritas incaricato (animatore di comunità del progetto Policoro) che, dopo aver fornito l’assistenza nella compilazione e nella presentazione della domanda e aver visionato la documentazione necessaria, accerta il possesso dei requisiti e valuta se inoltrare la richiesta a una delle banche aderenti all’Accordo CEI-ABI entro 15 giorni lavorativi. Erogato il finanziamento inizia la fase del tutoraggio. È il servizio di assistenza della Caritas che accompagna il richiedente durante l’intero svolgersi del Progetto, allo scopo di favorire la ripresa dell’economia domestica e di una maggiore inclusione sociale e monitorare la restituzione del debito. Il numero di richieste negli anni è andato aumentando. Ciò dovuto sicuramente all’aumentare del bisogno ma soprattutto grazia alla numerosità di pratiche esitate positivamente. Una parola va spesa anche nei confronti della Banca di Credito Cooperativo Senatore Grammatico che si è mostrata, fra le quattro banche con le quali si è instaurata una collaborazione, molto sensibile alle dinamiche sociali, al lavoro e allo sviluppo sul territorio.
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