Inserita in Politica il 07/04/2020
da Direttore
La Giustizia al tempo del COVID 19 non tutela i Magistrati Onorari
Si profila all’orizzonte un ulteriore periodo di sospensione delle attività giudiziarie ma, si legge in un comunicato della Associazione Nazionale Magistrati diretto al Ministro, “i giudici lavorano lo stesso, ma i tribunali devono restare vuoti”.
L’espressione è rispondente al vero, ma incompleta, perché i magistrati, quelli onorari, lavorano lo stesso, ma non sono retribuiti, lavorano nel rispetto delle indicazioni emergenziali, ma in silenzio e come sempre con scarsa attenzione delle autorità che dalla loro attività traggono vantaggio.
Il debito dello Stato nei confronti dei magistrati onorari aumenta ogni giorno di più che è anche un giorno retribuito in meno; aumenta ogni giorno in cui vengono alimentate problematiche di accesso al già magro ed insufficiente indennizzo riconosciuto ai magistrati onorari in quanto tali, interponendo questioni burocratiche all’accesso diretto di tale a volte salvifico contributo.
Eppure, la magistratura onoraria c’è, e sarà nel prossimo futuro l’unico strumento per riattivare un sistema che con le continue sospensioni giungerà ad ingolfarsi mostrando, ancora una volta, la insufficienza della riforma della magistratura onoraria con le sue limitazioni di impiego, con le sue limitazioni retributive ed organizzative, e la totale incostituzionalità del cottimo attuale.
Non è più giustificabile esitare nel riconoscere a questa categoria quel che è giusto: una giusta retribuzione, garante dell’indipendenza, e una proroga delle funzioni che garantisca forze pronte, preparate dall’esperienza per affrontare un pesante ritorno alla normalità.
I magistrati onorari chiedono il rispetto delle funzioni finora svolte, chiedono che le istituzioni preposte al dicastero si impegnino con le stesse modalità con cui ambiscono a digitalizzare in pochi mesi il sistema giustizia, a riconoscere la opportunità e necessità di accogliere quella soluzione, già accolta per altre categorie di giudici onorari (i magistrati tributari nel 2005 ed i magistrati onorari minorili nel 2010) rispetto ai quali i magistrati onorari di pace oggi non sono certo meno importanti.
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