Inserita in Politica il 13/09/2019
da Direttore
la stagione di prosa 2019/2020 del Teatro Selinus di Castelvetrano Due Cartelloni tra classico e contemporaneo
Presentata a Castelvetrano, alla presenza del sindaco, Enzo Alfano, della consulente alla Cultura, Chiara Modica Donà Dalle Rose, e dei direttori Beno e Luca Mazzone, la nuova stagione teatrale 2019/2020 del Teatro Selinus, promossa e organizzata dal Teatro Libero di Palermo. Una stagione articolata in due cartelloni: la programmazione pomeridiana della domenica, con dodici titoli di prosa rivolta agli adulti e ai giovani, e il Progetto Scuole, con oltre diciassette titoli, destinato al pubblico degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio cittadino e dell’immediata provincia.
«Una stagione – affermano i direttori artistici Beno e Luca Mazzone – che abbraccia la grande drammaturgia classica e la contemporaneità europea, che propone prime nazionali e progetti di successo in tournée italiana. Un progetto artistico che intende sviluppare un percorso già avviato da anni per il territorio. Uno sguardo attento all’oggi, alla classicità e alla formazione, un progetto che vuole affermare dunque la funzione pubblica del Teatro Selinus come presidio culturale e di legalità».
Quattro nuove produzioni: da Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, regia di Lia Chiappara, che apre la stagione il 24 ottobre, passando per una rivisitazione di Pirandello, il 12 gennaio, La camera della Sposa di Manlio Marinelli; La ragione degli altri, la cui regia è affidata ad Elena Serra, regista torinese che lavora con Valter Malosti; poi, l’8 marzo, Aspettando Manon, adattamento del romanzo, La morale del Centrino, dell’autore palermitano Alberto Milazzo, a cura di Luca Mazzone. E infine, l’ultima produzione il 22 marzo, con il circo contemporaneo di Olivia Ferraris in Oh my god!.
Una coproduzione siciliana: Contro il progresso, il 24 novembre, drammaturgia del catalano Esteve Soler, progetto e regia a cura di Giuseppe Massa, in collaborazione con Margherita Ortolani, che vede il Teatro Libero coprodurre con Suttascupa e la Fondazione Tina di Lorenzo di Noto.
In programma, poi, spettacoli della scena italiana: il 17 novembre, con Dostoevskij, L’Idiota, nella scrittura scenica di Corrado Accordino, compagnia Binario 7 di Monza; il 15 dicembre, Spettri di Ibsen in una coproduzione internazionale che vede protagonisti il Teatro Akròama di Cagliari e il CTB di Braga in Portogallo. Poi, due rivisitazioni shakespeariane: il 26 gennaio, Oggi è Otello del Teatro Scientifico di Verona e, il 10 maggio, Macbeth/Banquet del Teatro Invito di Lecco, a cura di Luca Radaelli. Infine, due testi contemporanei stranieri: il 9 febbraio, Bea, di Mick Gordon per la regia di Marco Lorenzi, produzione Mulino ad Arte di Torino; il 5 aprile Noi non siamo barbari, di Philipp Löhle, coproduzione Scena Nuda e Teatro Stabile La Contrada di Trieste. Non manca la scena partenopea con una coproduzione Unaltroteatro con la prestigiosa compagnia Teatri Uniti: il 19 aprile Un anno dopo, testo di Tony Laudadio, per la regia di Andrea Renzi.
Il Progetto Scuole comprende trasversalmente titoli della stagione di prosa pomeridiana, ai quali si aggiungono creazioni rivolte ad un pubblico di giovanissimi: dalla favola Come Hänsel e Gretel, di Luca Mazzone, produzione del Teatro Libero; La principessa e il Drago di Enrico Falaschi del Teatrino dei Fondi di San Miniato; Le favole di Esopo di Ivano Cugia del Teatro Akroama di Cagliari, e Mare Mosso, un progetto di Gianfranco Pedullà della Compagnia Popolare d’Arte di Firenze. Infine Spiga Spago e Le avventure di Bandiera della Compagnia Centro Teatro Studi di Ragusa e il progetto, per i licei, Alla Furca di Orazio Condorelli, con Salvatore Tringali della Fondazione Tina di Lorenzo di Noto.
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