Inserita in Sport il 04/06/2019
da Direttore
Storia di Maigini
Thairi Maigini si è rimesso in gioco dopo un difficile inizio carriera. Scoperto dal procuratore sportivo Alessio Sundas nell´Accademia Abuja in Nigeria, è arrivato in Italia dopo l´esperienza al Rejka, nel settore giovanile. Una squadra che è conosciuta per essere una fucina di talenti. Il difensore centrale si è accasato allo Spezia, che militava in Serie B, venendo aggregato alle giovanili e alla formazione Primavera raccogliendo 26 presenze. Il giocatore classe ´97 è stato, però, notato dalla Roma con la quale era stata avviata una trattativa per il trasferimento in giallorosso ed al tempo stesso grazie al lavoro della Sport Man si erano trovati degli sponsor.
La sfortuna, però, si è accanita su di lui, perchè colpito da un´ischemia ha rischiato di dover rinunciare al suo sogno di diventare calciatore. Il trauma è stato forte e l´ha condizionato se non personalmente a lui, a chi avrebbe voluto portarlo tra le proprie file. La paura per un problema fisico e per il trascorso ecco che l´ha costretto a non ricevere più proposte importante. La grande valorizzazione della scheda tecnica da parte del suo procuratore ha permesso che si riaprissero le porte del calcio ripartendo, però, dalla Serie D, la Lavagnese dove è riuscito a mettersi in mostra.
Tahir Nasiru Maigini, atleta completo, molto forte fisicamente e allo stesso tempo agile è uno dei giocatori più rappresentativi del manager Alessio Sundas.
Il giocatore nigeriano, classe ’97, è un difensore centrale: leader della difesa, incute paura agli avversari e rispetto dai compagni. La prima esperienza italiana l´ha fatta nello Spezia dove ha raccolto 20 presente. Nella stagione appena conclusa è stato in forze al Lavagnese squadra militante nel girone A di Serie D. Da marzo, però, ha vestito la maglia del Sokol Brozany squadra militante nella terza divisione della Repubblica Ceca. Fisico possente che lo rendono un calciatore molto simile all´azzurro Kalidou Koulibaly. Alto e fisico si dimostra un calciatore temibile e difficilmente superabile. Il suo manager Alessio Sundas vorrebbe riportarlo in Italia cercando di renderlo un importante pilastro della difesa proprio come il franco-senegalese del Napoli.
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