Inserita in Politica il 17/05/2019
da Direttore
Decreto sicurezza, Gelarda (Lega): ´A Trapani nel 2019 reati in calo dell´8%, migranti ospiti nei centri meno 48%´
“A Trapani nel 2019 reati in calo dell´8%, mentre gli stranieri ospiti nelle strutture di accoglienza sono diminuiti del 48% grazie agli effetti del Decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini”. Lo rivela Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega e candidato alle elezioni europee del 26 maggio nel collegio Sicilia e Sardegna, snocciolando i dati forniti dal ministero dell’Interno.
Intanto, con il Decreto sicurezza bis il Viminale individua nuove misure per incrementare la lotta alla immigrazione clandestina e tutelare le forze dell’ordine. "Si tratta di un secondo tassello dopo l’adozione del Decreto sicurezza - spiega Gelarda - che, alla fine del 2018, ha fornito strumenti innovativi per allontanare clandestini e delinquenti, per rafforzare la sicurezza nelle città con fondi e poteri ai sindaci contro le grandi piazze di spaccio e il degrado urbano”.
In Sicilia, complessivamente, i reati sono diminuiti dell’8,9% rispetto al primo trimestre di un anno fa. Oltre a Trapani con - 8,7%, si registrano - 15,8% A Caltanissetta; -14% ad Agrigento; -2,1% a Catania; -10,3% a Enna; -12,5% a Messina; - 10,2% a Palermo; -9,3% a Ragusa; -12% a Siracusa.
Sempre guardando a tutta la Sicilia, si riducono anche gli stranieri ospiti delle strutture di accoglienza. Erano 14.551 al 13 maggio 2018, sono diventati 8.342 al 13 maggio 2019 (-42,67%): oltre a Trapani con - 46,99%, si registrano -52,65% a Caltanissetta; -21,83% ad Agrigento; -68,71% a Catania; -22,69% a Enna; -23,29% a Messina; -27,19% a Palermo; -35,84% a Ragusa; -38,24% a Siracusa.
“Sono stati ottenuti notevoli tagli agli sprechi riducendo i costi dell’accoglienza - conclude Gelarda - ovvero circa 400 milioni di euro, reinvestiti in un piano straordinario di assunzioni per 8mila donne e uomini delle forze di polizia e Vigili del fuoco. Il monitoraggio effettuato periodicamente dal Viminale su reati e accoglienza dà ragione alle scelte effettuate dal ministero dell’Interno”.
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